«Ho l’impressione, ma ormai sta diventando sempre di più certezza, che a Vibo Valentia ogni spinta propositiva (anche quelle oggettivamente urgenti e improcrastinabili) si infranga, inesorabilmente, contro un muro tanto invalicabile quanto “invisibile”. In questo senso ritengo sia lecito, oltre che doveroso, chiedersi se l’Asp di Vibo Valentia sia da considerarsi sotto il controllo dello Stato o invece ubbidisca ad altre ignote logiche». Raffaele Mammoliti, consigliere regionale del Partito Democratico, prende l’iniziativa dopo gli ultimi episodi.

«Ormai le aggressioni agli operatori sanitari – spiega Mammoliti – si ripetono e il rischio peggiore che di fronte a episodi gravi ed inqualificabili si registra una preoccupante assuefazione. Considero assolutamente inaccettabile questa situazione e per tale ragione ho presentato un’apposita denuncia politica all’attenzione del ministro alla Salute, al presidente della Regione e al prefetto di Vibo».

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Il consigliere regionale ha messo in cantiere anche un’altra iniziativa: «Ho richiesto, inoltre, alla presidente della Commissione sanità Calabria Pasqualina Straface di voler calendarizzare al più presto un’apposita seduta della III Commissione per affrontare alla presenza e insieme a tutti i soggetti coinvolti nel governo della sanità vibonese, la grave situazione dell’Asp di Vibo Valentia. È del tutto evidente che le continue aggressioni rappresentano eventi sentinella e quindi sintomo di forte criticità dell’organizzazione sanitaria dell’azienda. Solo andando fino in fondo si riuscirà ad individuare la causa radice consentendo, così, a chi possiede ruoli di responsabilità di assumere i più urgenti e appropriati provvedimenti».