L'eurodeputata calabrese denuncia le lentezze della Regione nella certificazione della spesa: «Manca meno di un anno alla chiusura del programma e ancora una volta vince l'incapacità amministrativa»
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«L'agenda urbana in Calabria continua ad accumulare ritardi, la certificazione della spesa non avanza e manca meno di un anno alla chiusura del programma». L’eurodeputata del Movimento 5 stelle Laura Ferrara torna a sollecitare Regione e Comuni sulla strategia di sviluppo urbano sostenibile.
«Nell’ultima risposta alla mia interrogazione - fa sapere Ferrara - la Commissione mi informa che in base alle informazioni presentate dagli enti regionali in occasione dell'ultimo comitato di sorveglianza, fino ad ora non risulta completato alcun intervento riguardante i centri urbani incluso nel Programma operativo regionale della Calabria 2014-2020. Le spese certificate fino alla fine del mese di giugno 2022 legate a questa strategia ammontano a 3,72 milioni di euro. Giova ricordare che alla Strategia di sviluppo urbano sostenibile inizialmente erano stati destinati 191 milioni e vi rientravano oltre ai centri urbani di dimensione regionale, quelli di minori dimensione».
«Tuttavia, visti i ritardi attuativi che si stavano accumulando, il finanziamento per i centri urbani di minori dimensioni (Crotone, Vibo Valentia, Lamezia Terme, Corigliano-Rossano e Gioia Tauro), è stato integralmente riassegnato ad altre priorità. Nonostante il ridimensionamento del programma, però, i progetti relativi alle aree di maggiore dimensione, ovvero Città di Catanzaro, Area urbana di Cosenza-Rende e Città di Reggio Calabria dal 2021 continuano ad avanzare lentamente tanto che ad oggi la spesa è cresciuta solo di poche decine di migliaia di euro».
«A questo punto potrebbe risultare particolarmente difficile - fatti salvi i “miracolosi sprint” di fine anno a cui l’amministrazione regionale ci ha abituato in passato - riuscire a certificare le restanti risorse, poco meno di 90 milioni, da qui alla fine dell’anno, termine ultimo per la certificazione delle spese a valere sul Por Calabria 14-20. Questa strategia doveva rappresentare una priorità per portare nei territori risultati tangibili di sviluppo e coesione territoriale, nonché rafforzare e migliorare livello e qualità dei servizi pubblici urbani e sociali. Ancora una volta, invece, vince l’incapacità amministrativa e dovremmo aspettare la prossima occasione (Pnrr o Por 21-27). Sempre che riescano a spendere quelle risorse».
«La Calabria continua ad accumulare ritardi, a rischio 90 milioni»
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