Cita Blade Runner il sindaco Giuseppe Falcomatà per raccontare le ultime settimane vissute con il fiato sospeso per il futuro dell’Aeroporto dello Stretto. «Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi…» ha detto ai tanti cittadini arrivati a palazzo Alvaro per la conferenza stampa organizzata da Comune e Regione per un rapporto alla città dopo il vertice al Ministero delle Infrastrutture il ripristino dei voli da parte di Alitalia.

 

«Ho visto pregiudicati dare lezioni di legalità e i responsabili del buco del bilancio del Comune e del fallimento della Sogas attribuire a questa amministrazione la crisi attuale dell’aeroporto». Un vero e proprio sfogo quello del primo cittadino che non ha risparmiato stoccate anche a certa stampa che avrebbe cavalcato la tigre soltanto a fini di “sciacallaggio mediatico”.

 

Ed, invece, il risultato raggiunto a Roma è da considerarsi di enorme importanza. Almeno secondo quanto sostenuto dal primo cittadino, dal presidente del Consiglio regionale Nicola Irto e dall’assessore comunale Giuseppe Marino che hanno illustrato nel dettaglio i progetti di rilancio per l’aeroporto dello Stretto.

 

«Intanto abbiamo evitato che la città rimanesse isolata - ha spiegato Irto - Alitalia ha confermato che proverà a ristabilire la normalità nel giro di qualche settimana. E’ del tutto evidente, però, che non finisce qui. Questo è solo un primo passaggio di un più ampio piano di rilancio. Vorrei comunque sottolineare- ha detto ancora Irto - che gli Enti locali si sono assunti le loro responsabilità in un momento particolare in cui la precedente società di gestione si trova in esercizio provvisorio, mentre la nuova società che entrerà a giugno nel pieno delle sue funzioni. Abbiamo dato un apporto politico ed era il massimo che potevamo fare. Adesso siamo in attesa del bando della Regione per le nuove tratte e la realizzazione della continuità territoriale. Comunque il nostro obiettivo è quello di spezzare il monopolio di Alitalia».

 

Concetto ribadito sia da Marino che da Falcomatà. «Serve aprire l’aeroporto anche ad altre compagnie – ha precisato il sindaco – ma adesso era importante far proseguire l’attività di volo anche per finanziare l’esercizio provvisorio di Sogas e consentire alla Sacal di insediarsi con tranquillità a giugno. Il fatto che Alitalia si fermi ancora a Reggio – ha detto Falcomatà – consente poi di far proseguire il tavolo permanente alla Prefettura per monitorare la situazione relativa i 44 dipendenti di terra della compagnia». Una situazione del tutto particolare in quanto Alitalia ha dipendenti di terra soltanto negli aeroporti di Reggio e Roma. Il sindaco ha poi annunciato l’intenzione della Città Metropolitana di acquisire quote pubbliche di Sacal e che da aprile si avvierà la progettazione del nuovo sistema satellitare che dovrebbe consentire l’arrivo a Reggio delle compagnie low cost entro la fine dell’anno.

 

Intanto, però, c’è da godersi il risultato, frutto di una «splendida e concreta sinergia istituzionale: Governo nazionale, regionale, Città Metropolitana, Comune di Reggio e Messina e Prefettura che hanno lavorato insieme per dare un futuro all’aeroporto».

 

Riccardo Tripepi