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“La dichiarazione dell' On. Carbone di chiudere gli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone per puntare solo su Lamezia Terme rimarca per l'ennesima volta la contraddizione esistente all'interno del PD oltre a ratificare le distanze presenti sotto tutti i profili tra la Calabria e il resto del Paese.” E’ quanto dichiara il capogruppo di Forza Italia alla regione Alessandro Nicolò che aggiunge: “In un periodo storico molto delicato per il Sud, ben rappresentato dagli esiti negativi del rapporto Svimez, siamo di fronte a proposte che mettono in discussione il ruolo strategico rivestito dalla Calabria per lo sviluppo dell'intero Mezzogiorno. Isolare la città dello Stretto, negandole l'accessibilità diretta dal resto d'Italia , - sottolinea ancora Nicolò - significherebbe decretare la morte economica e sociale di una realtà che già di per se vive situazioni di criticità rispetto a politiche inclusive che sul piano dei trasporti lasciano fortemente a desiderare.”
Prosegue Alessandro Nicolò: “Non si può immaginare sviluppo senza un piano dei trasporti che preveda collegamenti e raccordi efficaci ed efficienti col territorio nazionale.
All'interno dell'agenda Renzi, programmata per settembre - tanto per non rimanere sempre nella politica parolaia - l'aeroporto dello Stretto dovrebbe rivestire una priorità di intenti, quali nuovi investimenti, piani di rilancio, interventi strutturali; invece si palesa il rischio di perdere anche quel poco di cui disponiamo. Respingiamo pertanto al mittente la proposta secondo cui l'aeroporto di Reggio Calabria dovrebbe chiudere.
Stiamo vivendo un costante stato politico confusionale pieddino caratterizzato da fughe in avanti da parte di alcuni e da tentativi riparatori da parte di altri, come se ancora avessimo il tempo di giocare.”
Conclude Nicolò: “Auspichiamo che il Presidente Oliverio si assuma le sue responsabilità rispetto le linee programmatiche annunciate in Consiglio regionale per il rilancio dello scalo reggino e non lasci libero arbitrio ai più di proporre bizzarrie per la nostra Terra. Noi non accettiamo di subire continuamente umiliazioni, seppur demagogiche e mediatiche, ne tentativi di scippo. Pertanto, alzeremo le barricate a tutela del nostro aeroporto e del diritto alla mobilità e gradiremmo l'impegno di tutti con massima convergenza istituzionale per garantire il potenziamento dello scalo per elevarlo ad aeroporto Internazionale.
Non permetteremo ingerenze da parte di chicchessia e, soprattutto, non lasceremo decidere le sorti del nostro futuro a chi non conosce e non è in sintonia con le esigenze di rilancio e di valorizzazione del nostro territorio.”