Il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro rilancia: «Fu lui a ribadire in Consiglio regionale quanto comunicatoci nell'incontro in cui lanciavo l’allarme sui rischi legati alla mancata ricapitalizzazione pubblica»
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Botta e risposta. E la polemica non si spegne. Sergio Abramo stavolta non punta l’indice, ma si difende dagli attacchi che gli sono piovuti addosso dall’ex presidente della Regione, Nino Spirlì. Eccoli, in sintesi: non è vero quanto riferito dal sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro sulla vicenda Sacal. Un’affermazione che lo stesso Abramo non intende far passare “impunita”.
E infatti, nella sua replica tende a dimostrare l’esatto contrario. Come? Così: «Quanto da me dichiarato nella giornata di ieri corrisponde a quanto accaduto nel corso della riunione svoltasi tempo fa in Cittadella, da me stesso voluta per sventare il rischio che Sacal finisse nelle mani del privato. In quell’occasione, tutti i partecipanti siamo stati tranquillizzati dalle parole rassicuranti dell’ex presidente ff circa la non volontà da parte della Regione di permettere la scalata al privato. La serenità infusa a tutti noi nel corso di quell’incontro, Nino Spirlì l’ha fatta approdare anche in Consiglio regionale, nel corso della seduta del 28 luglio scorso, allorquando dichiarava testualmente: “L’iter di approvazione dell’aumento del capitale, così come concordato con i soci di parte privata, che abbiamo avuto modo di incontrare più volte e in più sedi, permetterà di mantenere la maggioranza pubblica del capitale”. A questo punto nessuno poteva immaginare quello che oggi i fatti raccontano. E, adesso, Spirlì non può puntare l’indice contro qualcuno e, nello specifico, contro il sottoscritto se rispetto alle sue dichiarazioni, fatte pubblicamente in Consiglio regionale, è avvenuto l’esatto contrario con la maggioranza del capitale che è finita nelle mani del privato».
E dunque? Dunque i fatti sembrano parlare chiaro, per Abramo. «Concludo ribadendo che era impossibile per chiunque percepire il benché minimo problema rispetto al mantenimento pubblico delle quote dopo le rassicurazioni rese pubblicamente da Spirlì. E se ad un certo punto il percorso di serenità tracciato era stato compromesso per qualsivoglia motivo, perché l’ex presidente ff non ha ritenuto opportuno informarci? Concordo con Spirlì solamente laddove afferma che si ripone piena fiducia nell’attività del governo regionale, che saprà muoversi con la massima competenza come ha già dimostrato in questo avvio di legislatura».