La senatrice a confronto con i tecnici della Regione Calabria. Sul tavolo una serie di questioni tra cui le sorti della Statale 106 al centro del prossimo incontro con il ministro Toninelli
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Nuovo ospedale della Sibaritide; collegamento Frecciargento Sibari-Roma; nuova statale 106 Sibari-Crotone; e anche lo stato di criticità in cui versa l’agricoltura della Piana e perfino l’emergenza post esondazione del Crati. Sono i temi cardine, i buoni propositi per il 2019 della senatrice cinquestelle, Rosa Abate, posti al centro di un confronto serrato avviato con la Regione e che si concluderà nei prossimi giorni con un faccia a faccia con il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli.
«L’incontro più proficuo – racconta nel dettaglio Abate – è stato con il responsabile dell’edilizia ospedaliera, Pasquale Gidaro. Abbiamo fatto il punto di tutta la situazione dei nosocomi che saranno costruiti in Calabria: Cosenza, Vibo Valentia, Piana di Gioia Tauro e della Sibaritide. Abbiamo parlato soprattutto della costruzione del nuovo presidio da 376 posti letto che sarà costruito proprio a Corigliano-Rossano. Con il dirigente abbiamo ricostruito l’iter che prende avvio nell’ormai lontano 2007. La progettazione esecutiva ha previsto quasi duemila elaborati da controllare e validare. Mentre la definizione del progetto esecutivo è iniziata a marzo dello scorso anno».
«I tecnici hanno spiegato – ha continuato la senatrice pentastellata – che il Genio civile sta perfezionando degli aspetti per il rilascio dell’autorizzazione sismica. In questi giorni, poi, sono stati ultimati una serie di scavi ed è arrivata l’autorizzazione per gettare i magroni, cioè una gettata di calcestruzzo realizzato con un quantitativo ridotto di cemento che costituirà un piano orizzontale e pulito per il posizionamento dei ferri d'armatura delle fondazioni».
Entro fine febbraio le fondamenta del nuovo ospedale della Sibaritide
«Il dato rilevante è – ha specificato la senatrice – che sono già in atto una serie di attività precedenti alla consegna dei lavori, effettuati per accelerare i tempi di costruzione della struttura. Sono stati, infatti, completati gli scavi relativi alle fondazioni dell’edificio ed ai muri perimetrali dell’interrato, come chiaramente evidenziato nelle foto aeree dell’arca, acquisite da drone, alla ripresa delle attività di cantiere, previa formale autorizzazione del responsabile unico del procedimento, le attività di getto dei magroni proseguiranno fino alla metà del mese di febbraio 2019. E sempre entro la fine del mese di febbraio 2019 è previsto dei lavori strutturali delle fondazioni dell'edificio. Dunque entro la fine del mese di gennaio, ci hanno rassicurato arriverà il progetto esecutivo poi consegna formale dei lavori. I fondi per la costruzione per l’ospedale ci sono tutti e sono stati accantonati, quindi non ci saranno sorprese o ritardi».
«La struttura dovrà vedere la luce entro il 2021»
«La concessione con Tecnis Cogiatech, l’impresa affidataria della stessa, è di ventotto anni ma il collaudo finale dell'opera e la presa in consegna da parte dell'Azienda Ospedaliera sono previsti per il mese di settembre 2021». «È un passo importante – ha concluso Abate – per la risoluzione del problema della sanità nella Sibaritide, nell’Alto e nel Basso Ionio perché qui la situazione sanitaria è alla paralisi. All’ingegnere Gidaro e ai tecnici della Regione abbiamo manifestato tutta la nostra disponibilità a collaborare. Visto che il finanziamento c’è tutto la realizzazione dell’opera sarà seguita passo passo affinché l’opera veda la luce e non sia una di quelle tante opere iniziate e mai completate di cui la Calabria è zeppa».