Una raccolta firme a sostegno della petizione che chiede alle istituzioni europee un’equa suddivisione territoriale delle risorse del Recovery Fund, con l’applicazione degli stessi criteri usati per la ripartizione tra gli stati membri. Il tour del Movimento 24 agosto per l’Equità Territoriale ha fatto tappa anche a Siderno, nella Locride, per presentare la petizione al fine di far destinare alle aree del Paese più svantaggiate la quota maggiore degli oltre 209 miliardi di euro che l’Italia si è vista assegnare.

«La petizione è iniziata da tempo – spiega il referente Francesco Mazza – si tratta della proposta dell’europarlamentare Pier Nicola Pedicini che noi sosteniamo convintamente. E’ un’occasione che non possiamo perdere perché ne va del futuro della nostra terra. Sono finanziamenti con cui si potrebbe dare davvero una svolta alla Calabria».

Secondo il Movimento 24 agosto per l’Equità Territoriale, i progetti presentati dal governo italiano risultato in evidente contrasto con quanto stabilito dal regolamento europeo che norma i piani nazionali e che indica chiaramente, tra le tre priorità trasversali, il superamento delle diseguaglianze territoriali e la maggiore coesione sociale.

«Purtroppo è stata stabilita una ripartizione dei fondi di circa il 30% per le regioni del Sud e del 70% per quelle del nord – osserva Adriana Crea - Noi vorremmo invece mantenere e preservare la ratio di garantire la coesione economica e la parità di trattamento». «Perché avere un’Italia che viaggia a velocità diverse non porterà beneficio a nessun territorio – aggiunge Attilio Gennaro - mentre avere un’Italia che cresce insieme sotto tutti i punti di vista produrrà più sviluppo e opportunità da nord a sud, anziché soltanto in una parte».