VIDEO | Ieri la cerimonia d'insediamento del nuovo consiglio comunalie: «Non chiederò i danni a Lucano». Intanto domani a Locri inizierà il processo scaturito dall'inchiesta Xenia
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Riace volta pagina. Dopo 15 anni di amministrazione Lucano, è iniziata ufficialmente con l’insediamento del nuovo consiglio comunale l’era Trifoli, il neo sindaco vicino alla Lega di Salvini accolto da un bagno di folla davanti al municipio. L’eredità che raccogliere è di quelle pesanti. Normalità sarà la sua parola d’ordine, in luogo del clamore mediatico ricevuto in questi anni per via del sistema d’accoglienza. Un sistema che, secondo Trifoli, non va smantellato ma ridimensionato.
«Tornerà l’alba e rinascerà il sole – ha esordito Trifoli appena indossata la fascia tricolore - Riace sarà sempre il paese dell’accoglienza ma non sovradimensionata rispetto alle reali possibilità di un piccolo borgo come il nostro».
Intanto domani a Locri inizierà il processo a carico dell’ex sindaco Mimmo Lucano, alla sbarra insieme ad altri 26 imputati per associazione a delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nell'ambito dell'operazione Xenia. Il Comune tuttavia ha deciso di non chiedere i danni. «È stata una possibilità che abbiamo valutato – ha ammesso il nuovo sindaco – ma il Comune non risulta essere parte lesa. Per questo abbiamo preferito non costituirci parte civile. Sarebbe un accanimento verso chi dovrà ancora chiarire la propria posizione».
Per Trifoli è arrivata anche la benedizione di alcuni big del centrodestra calabrese, con in testa il parlamentare azzurro Francesco Cannizzaro. «Sarò accanto alla nuova amministrazione per ripristinare normalità e legalità amministrativa ridiamo il giusto valore ad una comunità simbolo della Magna Grecia che dovrà riscattarsi dagli ultimi eventi che l’hanno processata ingiustamente».