VIDEO | Il segretario regionale e i big reggini del partito si ritrovano allo stesso tavolo per la prima volta dopo la recente fine del commissariamento ma senza dimenticare i dissapori anche elettorali del passato
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Via libera alla rigenerazione del Pd, voluta dal segretario regionale Nicola Irto, ma «nel partito non esiste un pensiero unico». È un Giuseppe Falcomatà conciliante e guardingo, quello che parla alla piazza di Polistena seduto allo stesso tavolo – per la prima volta dopo la burrascosa fase della sua sospensione da sindaco – con Sebi Romeo e Nicola Irto. Torna nei ranghi, quando dice che «c’è bisogno di un partito unito», ma non può fare a meno di tornare alle tribolazioni passate – quando il Pd in riva allo Stretto gli rimproverava di aver fatto tutto da solo, lanciando figure di altri partiti non potendo fare il sindaco – che rammenta così: «In quel Pd commissariato mancavano strutture e organismi con cui dialogare».
Pace o tregua sancita, quindi, in una cittadina dove il congresso di circolo è finito in Tribunale – si dice che chi ha promosso la causa civile abbia votato alle ultime elezioni regionali il candidato di Falcomatà, Muraca, e non il leader Irto – e dove però l’argomento spinoso, nell’iniziativa conclusa dal segretario organizzativo nazionale Stefano Vaccari, è stato toccato ma solo di riflesso. «Vedo e saluto nel pubblico Giovanni Laruffa e Nicola Gargano», ha scelto di dire Sebi Romeo indicando i leader locali della contesa, prima di blindare gli innesti degli ex comunisti Antonella Giancotta e il segretario Marco Policaro – contestato per essere stato subito incoronato leader - «ha iniziato bene e deve continuare così». Si vedrà se cadono o no le ragioni che a settembre porteranno in Tribunale i duellanti, si cerca una sintesi ma per il momento le dichiarazioni pubbliche stanno a zero, ma intanto Irto, assieme alla presidente provinciale reggina Tania Bruzzese, semina nel terreno della rigenerazione su un argomento a cui il comprensorio tiene molto.
«Nei prossimi giorni – ha detto – faremo una iniziativa con i sindaci della Piana per elaborare una nostra proposta rispetto al paventato raddoppio del termovalorizzatore dei rifiuti di Gioia Tauro, un progetto vecchio che è bene che la Regione riesamini ascoltando quello che dicono gli amministratori». Annunciato infine il passaggio al Pd del sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino, che, dopo un passato nelle fila dei partiti post comunisti, si era avvicinato alle posizioni di A Testa Alta, il movimento animato dall’ex consigliere regionale e suo concittadino Francesco D’Agostino