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Sono determinati a qualsiasi azione di protesta amministratori e cittadini della costa jonica cosentina, del comprensorio della Sibaritide e dell’area del Pollino, anche a scendere in piazza per una pacifica ma incisiva manifestazione contro la nuova legge elettorale in discussione al Parlamento.
Il dispositivo normativo introduce una suddivisione del territorio in collegi uninominali che, per quanto riguarda le candidature al Senato, divide le città di Rossano e Corigliano, proprio mentre i due comuni sono impegnati nel percorso di fusione. I dimostranti si sono dati appuntamento nella stazione di servizio di Tarsia Ovest, lungo la Salerno-Reggio Calabria.
Da lì hanno raggiunto a passo d’uomo lo svincolo di Rende dove terranno una conferenza stampa. Hanno deciso di non bloccare il traffico ma di creare un restringimento della carreggiata per provocare rallentamenti. Notevoli i disagi alla circolazione in direzione sud. Il corteo di auto è scortato dalle pattuglie della polizia stradale. Tra i manifestanti anche il consigliere regionale Giuseppe Graziano ed il sindaco di Rossano Stefano Mascaro.
«Questa legge è una porcata – sottolinea Graziano – Sono riusciti a produrre una norma peggiore del porcellum che privilegia le circoscrizioni dei nominati rispetto ai candidati che incassano nei singoli collegi il voto dei cittadini. Poi, la divisione dei collegi stessi è assurda». Il sindaco di Rossano Mascaro sottolinea: «Crediamo non si tratti di malafede da parte dei relatori del provvedimento, ma di scarsa conoscenza del territorio. E però, adesso che abbiamo informato tutti i singoli parlamentari della Commissione Affari Istituzionali, ci aspettiamo una correzione immediata».
Salvatore Bruno