Nonostante non abbiano colpe dirette per la sconfitta alla Provincia, i due esponenti democrat che si erano recentemente riappacificati ora subiscono la pressione per la débâcle (ASCOLTA L'AUDIO)
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Non è affatto spianata la strada verso il congresso provinciale, anzi il Partito Democratico di Cosenza potrebbe regalare altre sorprese nei prossimi giorni. Mentre in federazione si lavora per garantire che tutto fili liscio nei comuni con meno di 15.000 abitanti, inizia a farsi largo l’idea che possa spuntare fuori un nome nuovo per la poltrona di segretario. Questo nonostante Maria Locanto e Antonio Tursi abbiano deciso nei giorni scorsi di ritirare i loro ricorsi presentati dinanzi alla Commissione nazionale di garanzia. Per entrambi il pensiero inizia a diventare un timore, o comunque uno spauracchio con cui dover convivere ancora per qualche giorno. Stavolta pare fino a mercoledì, ma le precedenti deadline finora sono state tutte disattese.
Interlocuzioni in atto
I vertici del partito, sia a Roma che a Lamezia Terme, riflettono se sia soluzione fattibile convergere su figure di superamento. Si sta ragionando, infatti, se sia opportuno avviare la fase congressuale, già rinviata in tre occasioni, con altri protagonisti. Il motivo è stato fatto presente da Roma. I nomi di Locanto e Tursi, tesi che trova d’accordo diverse aree (ma non tutte), sono divenuti ricorrenti tra gennaio e febbraio. Esattamente in un lasso temporale animato da forti tensioni in seno al Pd e culminato con la cocente sconfitta di Ferdinando Nociti alla Provincia. Superare lo step sacrificando entrambi per qualcuno sarebbe il segnale da dare agli iscritti, sempre più delusi e scoraggiati. Al retroscena ce n’è da aggiungere un altro: se non fosse stato per la mossa di Tursi e per la sponda di Locanto, la Commissione di garanzia nazionale avrebbe già comunicato il proprio orientamento. Quale? L’esclusione di entrambi.
I possibili scenari
Francesco Boccia in giornata è stato nominato commissario Pd della Puglia dopo che Losacco lo è diventato delle Marche. Il responsabile degli enti locali dei democrat spinge, trovando in Nicola Irto un valido alleato, affinché il congresso a Cosenza si celebri. Il “fardello” bruzio è divenuto pesante e, probabilmente, anche secondario rispetto al nuovo incarico. Entrambi sono parte attiva delle interlocuzioni in atto e tra le varie ipotesi continua ad essere presa in considerazione l’idea di individuare una donna come candidato di superamento. A gennaio era circolato il nome di Francesca Dorato. Consigliere comunale di Castrovillari, ha l’appoggio di Mimmo Bevacqua e proviene da un’incoraggiante performance alle recenti regionali con più di 3mila voti ottenuti. Da non scartare, però, i profili dell’avvocato Sergio Campanella e dell’altro sub-commissario Aldo Zagarese. Una cosa è certa: gli stati generali del Pd cosentino dovranno riunirsi nuovamente in conclave come avvenuto per convergere per ciò che resta del ticket Locanto-Pecoraro.