Quando si va a pesca in campagna elettorale, capita spesso di invadere “specchi d’acqua” altrui. E così, soprattutto in riva allo Ionio, un argomento comunque sentito come la pesca e – nel particolare – quella alla sardellina, si trasforma in terreno di scontro. Una sorta di guerra a colpi paternità dei provvedimenti adottati e “uscite” a orologeria, secondo il Movimento Cinquestelle, a tinte propagandistiche in vista delle prossime elezioni amministrative di Corigliano Rossano.  

L’antefatto

La pesca all’oro bianco – il novellame di sarda – di Schiavonea (e di tante altre località bagnate dallo Ionio) è tradizione antica da queste parti ma vietata bruscamente dall’Ue con la regolamentazione sulla pesca adottata nell’ormai lontano 2006.
Quel divieto ha – di fatto – frenato l’economia derivante dal mare e mandato su tutte le furie i pescatori che da allora si chiedono come possa un burocrate, a Bruxelles, decidere se una tipologia di pesca centenaria possa rischiare di “prosciugare” il nostro mare dal pescato, oppure no. Per la serie «come può un danese, un tedesco o un francese capire di pesca alla sardellina? Non siamo mica nel mare del nord» è il refrain sull’argomento.

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Per ovviare allo stop, anche la Regione Calabria, soprattutto in questi ultimi anni, grazie all’impegno dell’assessorato all’Agricoltura (ed alla pesca) governato da Gianluca Gallo ha invitato l’Ue a prendere in considerazione un periodo di pesca “sperimentale” alla sardella, già negli anni scorsi. E così una settima fa ha pubblicato la manifestazione d’interesse per l’autorizzazione alla pesca sperimentale alla sardellina a due imbarcazioni di due armatori, per il mese di aprile.
Fin qui la pura cronaca.

Lo scontro politico

La causa scatenante che ha indotto i grillini a imbracciare le “armi” è stata, invece, la sortita sul tema da parte di Pasqualina Straface, consigliera regionale di Forza Italia ma in questo caso soprattutto candidata a sindaco di Corigliano Rossano contro Flavio Stasi, sostenuto ufficialmente anche dal movimento.
I pentastellati saranno rimasti turbati dagli “impegni” assunti dalla Straface che non solo ha elogiato il provvedimento emanato dalla Regione, ma ha annunciato anche di voler investire – in caso di vittoria, ovvio – sull’identità marinara, invitando pure le autorità ad essere più magnanime coi pescatori e quindi ad allentare la morsa repressiva a furia di multe.

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La “rete” lanciata dalla Straface, insomma, non è piaciuta al M5S locali e così il gruppo territoriale di Corigliano Rossano si è sentito in obbligo di replicare all’avversaria politica. In primis ricordando che è stata Laura Ferrara, eurodeputata in quota M5S, a presentare una proposta sulla pesca sperimentale alla sardellina e poi come sia tardiva la manifestazione d’interesse pubblicata dalla Regione.
Sarà. Per il momento non resta che attendere le prossime puntate di una campagna elettorale che comunque si prospetta rovente e dalle premesse – “sotterranee”, quindi distribuite spesso via WhatsApp – che già superano e di molto la decenza, come se il 10 giugno, che vinca l’uno o l’altra, a Corigliano Rossano fosse il giorno dell’armageddon.