Il Partito democratico a Corigliano-Rossano parla la lingua dei giovani. Nella fase riorganizzativa che sta attraversando a livello nazionale il mondo dei democrat, sull’alto Jonio calabrese la linea è quella verde che mira soprattutto a dare spazio alla militanza under 40, a quella che – per dirla tutta – fino ad oggi ha lavorato nelle retrovie del partito o si era allontanata perché mai attratta dal suo appeal.

Giovani, dicevamo, ma anche tante donne che sembrano avere le idee chiare sulle sfide difficili che attendono il partito da qui e nei prossimi mesi. Innanzitutto c’è da risollevare un’azione politica che a queste latitudini, da tempo, sembra essersi smarrita. Insomma, una sfida anzi un’impresa ardua, quasi da “Mission: impossible”, ma che – ad onor del vero – almeno nel perimetro della nuova terza città della Calabria appare corroborata da una spinta di entusiasmo che da tempo non si vedeva attorno al Pd.

E non importa se è necessario confrontarsi con temi caldi, cocenti come quello della Statale 106, in attesa dello sblocco dei cantieri del terzo megalotto che valgono 1.3 miliardi di euro (uno degli investimenti statali più grossi mai realizzati in Calabria), o del Porto di Schiavonea che è da anni in attesa di un rilancio. Non importa. Perché loro, i giovani Pd di Corigliano-Rossano, la faccia ce la mettono comunque e, bisogna dire anche con coraggio. Cercando, questa volta e differentemente dal passato, di parlare a cuore aperto alla gente.

“Un’operazione simpatia” che almeno qui sta riuscendo

Un’operazione simpatia per un Partito democratico che a livello regionale (e non solo) è alla ricerca di un’identità, ma che qui sembra inizi a riuscirgli bene. Ad incarnare questo spirito di rinascita, di riscatto e di ricostruzione nella città capoluogo della Sibaritide c’è sicuramente Aldo Zagarese. Il capogruppo democrat in consiglio comunale è tra gli artefici e catalizzatori di questo nuovo percorso. Lo abbiamo intervistato ai margini dell’incontro “ss 106 e area portuale di Corigliano-Rossano. Quale futuro?”, tenutosi nei giorni scorsi nell’Auditorium della Fabbrica Amarelli di Rossano.

«Partiamo dalle tematiche cocenti e dai problemi veri»

«Vogliamo dare un segnale nuovo di unità – ha detto Zagarese –, portando proprio da quelle che sono le problematiche cocenti del nostro territorio. Mai come in questo momento a Corigliano-Rossano e in Calabria il partito ha bisogno di ritrovare l’unità perduta per affrontare e cercare di risolvere le tante questioni che interessano i territori e quindi i cittadini». Una su tutte, lo dicevamo, l’annosa controversia sull’ammodernamento della Statale 106. Un problema che riguarda da vicino ogni singolo residente dellla Calabria del nord est. «Parlarne e discuterne – ha precisato Zagarese – insieme anche ad interlocutori importanti come il sottosegretario ai trasporti, Salvatore Margiotta, è un segnale importante. Siamo stati noi pubblicamente a chiedere ad un rappresentate del governo lumi e prospettive dei lavori di ammodernamento del terzo megalotto Sibari-Roseto, alla luce proprio del provvedimento Cipe del febbraio 2018». Provvedimento, ricordiamo, che aveva dato via libera ai lavori del più grande cantiere del meridione, proprio dopo l’ok dell’allora governo Gentiloni a trazione Pd.

«Soluzioni anche per il porto»

Statale 106 e non solo. Un’altra delle leve per lo sviluppo della terza città della regione è sicuramente il porto. «Abbiamo chiesto a Margiotta – ha aggiunto Zagaresela possibilità di nuovi interventi strutturali, in quanto riteniamo che il nostro porto possa essere sfruttato molto di più di quello che lo è attualmente».

«Non ripartiamo in prospettiva regionali»

Poi c’è l’aspetto meramente politico che, come dicevamo nelle premesse, sta registrando dei cambiamenti importanti proprio nella base del partito. Una fase di cambiamento che arriva proprio a ridosso delle prossime consultazioni regionali. «Il Pd locale – ha ribadito il capogruppo consiliare – non è null’altro che l’espressione di tanti giovani che per anni non si sono avvicinati ai partiti perché gli stessi partiti non riuscivano ad essere attrattivi. Noi siamo riusciti con tanti sacrifici e tanto lavoro a riaggregare tante nuove e giovani forze nell’ambito del partito democratico, proprio perché crediamo che insieme si possa fare tanto in ambito territoriale». Poi Zagarese fa una precisazione: «Non c’è nessun nesso tra questa fase riorganizzativa e le prossime consultazioni regionali. Non v’è alcuna previsione sulla definizione delle candidature, anche perché ritengo che le candidature le debba scegliere il partito ed il partito deve chiedere disponibilità a chi ritiene idoneo a rappresentare il territorio». Ma se domani il Pd Calabria dovesse chiedere ad Aldo Zagarese di candidarsi alle regionali? «Se il partito dovesse chiedermi una candidatura, da buon militante non mi sottrarrò».