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Quindici anni dopo la sua scomparsa, la figura di Giacomo Mancini rimane tra le più apprezzate della storia politica nazionale. Segretario del Partito Socialista, parlamentare per dieci legislature consecutive e più volte ministro, Mancini non ha mai smarrito il profondo legame con l’area urbana di Cosenza dove ha condotto molte battaglie di progresso, ricordate a Castiglione Cosentino dal figlio Pietro e dal nipote che porta il suo stesso nome. “Il racconto dell’amicizia”: questo il titolo dell’iniziativa promossa da Salvatore Magarò, presidente dell’associazione Più di Cento.
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Quello dedicato a Mancini è il primo di una serie di quattro appuntamenti proiettati sul pensiero e le opere di chi ha contribuito alla crescita della regione.
Il figlio Pietro: «Ascoltare gli amministratori locali era una delle qualità dell'agire politico di mio padre»
«Mi piace sottolineare il titolo di questa iniziativa – commenta Pietro Mancini – Giacomo Mancini è sempre stato un amico di Castiglione Cosentino, nel senso che era sempre disponibile ad ascoltare le esigenze e le istanze provenienti dagli amministratori locali ma anche dalla gente comune. E’ stata una delle principali qualità del suo agire politico, oggi spesso rimpianta da chi ha avuto il privilegio di lavorare insieme a lui. Per questo ritengo importante parlarne, soprattutto ai tanti giovani che invece non l’hanno conosciuta».
Giacomo junior: «Importante il legame stretto con Castiglione attraverso Pietro De Stefano»
Giacomo Mancini jr nel suo intervento, ha sottolineato il legame del leader socialista con Pietro De Stefano, che fu sindaco della città di Castiglione: «Il legame con Castiglione si è irrobustito grazie al rapporto di amicizia con Pietro De Stefano e sua moglie Anna – ha detto Mancini jr - Fu Pietro che costituì la presenza socialista nel Paese e la rafforzò fino a portarla a diventare maggiorotaria. Quella storia di amicizia ha segnato un percorso di crescita. Importante che oggi venga ricordato».