Il presidente dell’organismo consiliare, Giuseppe Neri (FdI), ha iniziato l’esame delle condizioni di ineleggibilità dei consiglieri in carica ma non risultano trasmessi gli atti da parte del Tribunale di Catanzaro
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È finalmente entrata nel vivo l’attività della Giunta delle elezioni di Palazzo Campanella. L’organismo consiliare, dopo otto mesi abbondanti dalle elezioni regionali, comincia a muovere i primi passi nella complicata questione dell’esame delle condizioni di ineleggibilità e incompatibilità dei 31 eletti al Consiglio regionale.
Un avvio complicato, quello della giunta delle elezioni che in realtà è stata costituita da tempo – già a fine novembre - rispettando il ruolino di marcia imposto dal regolamento. Da lì in poi, però c’è stato un cortocircuito, perché la Giunta si sarebbe dovuta insediare già ai primi di dicembre. Ma rinvio dopo rinvio, si è arrivati al 30 giugno scorso con l’elezione del presidente nella persona del capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Neri.
Il campanello d’allarme
Un fatto non nuovo, quello del ritardo dell’insediamento della giunta delle elezioni a Palazzo Campanella che, anche nelle precedenti legislature, ha registrato sempre ritardi notevoli. Ma a suonare la campana questa volta è stato il Tribunale di Catanzaro che, a marzo scorso, nella sentenza che ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto da Pietro Molinaro nei confronti di Simona Loizzo, accogliendo la tesi difensiva secondo cui l’azione sarebbe stata inammissibile/improcedibile «non avendo ad oggi il Consiglio regionale adottato alcuna delibera di “convalida degli eletti”».
Da lì la presa di coscienza dell’Ufficio di presidenza di Palazzo Campanella che aveva pure convocato e successivamente sconvocato un’altra seduta dell’organismo consiliare. Nel frattempo con la proposta di provvedimento amministrativo n.64/12^ di iniziativa del consigliere Giuseppe Mattiani recante “modifiche al Regolamento interno del Consiglio regionale”. Tra queste anche quella relativa ai criteri di convocazione della Giunta delle elezioni che non può essere convocata se non sono indicati tutti i componenti da parte di ogni gruppo consiliare.
Il presidente
L’elezione del presidente è arrivata però soltanto il 30 giugno scorso. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giuseppe Neri, alla sua terza legislatura a Palazzo Campanella, è stato infatti eletto all’unanimità, con 8 voti Nella scorsa legislatura è stato presidente della II Commissione consiliare ‘Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’unione europea e relazioni con l’estero, mentre nella X legislatura è stato Segretario Questore del Consiglio regionale.
Della Giunta delle elezioni fanno parte i consiglieri Giovanni Arruzzolo (Forza Italia), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Giuseppe Graziano (Udc), Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Domenico Bevacqua (Pd) Davide Tavernise (M5S), Amalia Bruni (Misto) e Antonio Lo Schiavo (deMap).
Un lavoro lungo
«Abbiamo oggi iniziato, nel rispetto del regolamento, la valutazione dei componenti della Giunta delle elezioni prima di valutare l’eventuale ineleggibilità e quindi l’incompatibilità dei colleghi consiglieri. Sarà un lavoro molto lungo che farò con scrupolosa precisione». Così Giuseppe Neri – contattato telefonicamente – ha commentato la prima seduta nelle vesti di presidente. Il capogruppo di FdI sa che sarà un lavoro molto faticoso e che bisogna comunque fare in fretta visti i ritardi accumulati fin qui. Eppure gli ostacoli non mancano.
D’altra parte spetta proprio all’organismo consiliare esaminare le «condizioni di eleggibilità dei singoli consiglieri regionali». E «qualora sussistano» condizioni di ineleggibilità, «sulla base degli elementi acquisiti», proporre al Consiglio «le conseguenti decisioni a norma di legge». Indicazioni che devono avvenire entro 15 giorni dalla sua costituzione. Trascorso inutilmente tale termine si intende proposta la convalida degli eletti.
Così già oggi si è cominciato l’esame delle condizioni di ineleggibilità per gli unici due membri della Giunta che sono risultati destinatari di ricorso, peraltro vinto già a marzo: Amalia Bruni e Giuseppe Gelardi. E nonostante sia acclarato l’esito di quei ricorsi, non si è potuta chiudere la pratica perché il Tribunale di Catanzaro non ha ancora trasmesso l’esito a Palazzo Campanella. Per questo Neri assicura che comunque entro una decina di giorni si chiuderà con una nuova seduta.
In tal senso va ricordato che sono passati indenni dalla scure dei giudici la leader dell’opposizione di centrosinistra Amalia Bruni, il pentastellato Francesco Afflitto, e i leghisti Simona Loizzo e Giuseppe Gelardi. Ad essere dichiarata ineleggibile e quindi decaduta è per il momento soltanto l’azzurra Valeria Fedele eletta nella circoscrizione centro, per effetto del ricorso del compagno di lista e primo dei non eletti Antonello Talerico.