Dagli inizi negli anni ‘60 al ritiro dalla scena televisiva a metà dei ‘70: un’assenza fisica che ha reso il suo personaggio ancora più enigmatico e le sue canzoni universali
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Lucio Battisti è uno dei cantautori italiani più significativi ed influenti di sempre. Con le sue straordinarie canzoni, ha saputo rinnovare ed arricchire il panorama musicale italiano. I suoi brani sono degli evergreen indiscutibili; con la sua capacità di esprimere emozioni universali, attraverso la musica, ha fatto innamorare e sognare migliaia di persone.
La sua carriera è iniziata negli anni '60 come componente di varie band, per poi esplodere, come solista, negli anni '70, scrivendo ed interpretando canzoni entrate nell'immaginario collettivo.
Lucio Battisti ha avuto un impatto fondamentale non solo sulla musica, ma anche sulla cultura popolare italiana.
La sua personalità enigmatica, lo ha reso una figura indimenticabile. L’eccezionale capacità di Battisti nel toccare l’anima degli ascoltatori, di essere un artista che trasmette emozioni vere e profonde, lo ha reso una una presenza eterna.
La sua attività artistica è caratterizzata da una forte capacità di rinnovarsi, cercando dei sound nuovi ed originali. È il precursore del rock italiano e questo lo vediamo in pezzi come "Fiori rosa, fiori di pesco", dove vi è uno sviluppo armonico complesso, per nulla scontato e, soprattutto, lontano dal pop melodico tipico degli anni '70.
Quando si parla di Lucio Battisti non si può certo non parlare di Mogol (Giulio Rapetti), la loro collaborazione ci ha regalato perle indimenticabili, tra le altre: "E penso a te", "Il mio canto libero", "Mi ritorni in mente" ed "Emozioni". Battisti-Mogol, coppia consolidata della musica italiana, sono riusciti con i loro pezzi ad esplorare l'animo umano, rendendo il pubblico parte attiva della canzone. Tutti, nessuno escluso, ci siamo sentiti parte delle canzoni di Battisti.
Con il passare degli anni, le tematiche trattate nei suoi brani, si fanno sempre più profonde e sofisticate, spesso esplorando le contraddizioni dell’amore, la solitudine e la ricerca di sé. Temi trattati con grande intimismo, un'introspezione profonda che li ha resi infinitamente universali. La sua musica riesce dopo molti anni ancora a parlare a tutti, di generazione in generazione, in Italia ed anche all'estero.
Oltre che grande cantante, fino al 1972, è stato molto attivo in televisione, con partecipazioni in varie manifestazioni canore e talk musicali, dove non si tirava mai indietro davanti alle polemiche legate al suo personaggio
Spesso etichettato come cantautore di destra, Battisti ha sempre preferito tenersi lontano da ideali politici: non si è mai schierato né a destra, né a sinistra, in un'epoca in cui il cantautore, nella maggior parte dei casi, era sempre esponente schierato e militante della sinistra.
Tra le partecipazioni che hanno segnato la storia dello spettacolo italiano c'è senz'altro il duetto con Mina del 1972 a Teatro 10. Un duetto "improvvisato". Si racconta che i due arrivarono al Teatro delle Vittorie nel primo pomeriggio per provare con l'orchestra il medley da eseguire durante la trasmissione, ma trovarono il teatro chiuso. Così andarono in scena senza aver mai provato e fu un successo clamoroso: 9 minuti di storia della televisione italiana, in cui tutti gli spettatori del varietà da casa si sono immersi nello spettacolo, come se in quell'istante, Mina e Battisti, stessero parlando, individualmente, a ciascuno di loro.
Era questa la sua capacità: trasportare in musica la spiritualità e gli intimi sentimenti di ogni persona, con garbo ed eleganza.
A partire dalla metà degli anni '70 deciderà di allontanarsi dalle scene, rifiutando ogni tipo di partecipazione televisiva. Questo ha alimentato ancora di più l'alone di mistero nel quale già era avvolta la figura enigmatica di Lucio Battisti.
La sua musica, priva di una presenza fisica costante, è diventata ancora più universale: ogni ascoltatore ha potuto fare l'esperienza di viverla come un'emozione intima, profonda, personale.
Oggi, Battisti, è una figura di culto, un simbolo della musica italiana nel mondo. Un cantautore che ha saputo attraversare decenni e decenni senza mai perdere il suo fascino e la sua originalità musicale. Ha saputo esserci pur non essendoci.
Noi lo ricordiamo come il nostro "angelo caduto in volo", eternato nell'immaginario collettivo, mito indiscutibile e cantautore dell'amore universale.