Da qualche giorno, nonostante i gravi problemi recati dal “covid19” al sistema economico nazionale, stiamo assistendo ad un vergognoso teatrino politico tra governo nazionale e regione Calabria. Ancora una volta, la classe politica nei suoi colori più svariati, dimostra la totale disaffezione ed il poco interesse nei confronti di una nazione ormai in stato di coma irreversibile. La cattiva gestione di questo particolare momento storico, da parte degli organi preposti, ha neutralizzato per non dire distrutto il sistema economico italiano, senza parlare poi di quello sanitario, inefficiente sotto tutti i punti di vista. In questa ottica di disperazione, il governo italiano per mano del ministro Boccia, pensa bene di concentrare tutto l’interesse sulla redazione di un ricorso al Tar al fine di ottenere l’annullamento di un provvedimento a firma del presidente della Regione Calabria, Iole Santelli, con il quale ha autorizzato la riapertura di esercizi commerciali tra i quali bar, gelaterie, paninoteche ecc., negli spazi all’aperto e con le dovute precauzioni onde evitare eventuali rischi di contagio tra i consumatori.

 

Il ministro Boccia che nonostante i suoi mandati parlamentari mai ha prodotto utilità alla nazione, evidentemente ignora o non è in grado di affrontare i problemi socio - economici degli imprenditori, artigiani, liberi professionisti e di tutti coloro che mantengono la famiglia con il proprio lavoro, coloro i quali hanno investito tutto nella propria attività e che oggi, a causa dell’inefficiente classe politica, rischiano di perdere non solo le attività lavorative, quanto anche la dignità per non essere in grado di mantenere se stessi e la propria famiglia. La sfida del ministro Boccia nei confronti della Iole Santelli poco importa al popolo italiano ed a quello Calabrese, l’esito favorevole o meno di un ricorso al TAR non fa certo ripartire l’economia  della nazione e non risolve i problemi fondamentali in cui versa lo stato italiano, d’altro canto la politica del ministro Boccia rispecchia quella del governo Conte, il nulla del nulla.

 

È ovvio che la critica all’operato del governo involge anche le forze di opposizione se non altro perché nessuno ha lavorato nell’interesse della nazione, infatti, mentre il governo ha illuso le partite iva attraverso promesse di aiuti economici mai arrivati, i partiti di opposizione non sono stati in grado, per carenza di cultura amministrativa-programmatica, a condizionare l’operato della maggioranza che si è distinta, non solo per aver investito fiumi di danaro per pagare i tanti componenti delle task force risultate poi improduttive, soldi questi che potevano essere destinati alle famiglie, imprese e liberi professionisti, quanto per i ridicoli ed illegittimi provvedimenti varati al fine di costringere gli italiani all’isolamento domiciliare. Mentre le altre nazioni europee hanno già messo in atto un efficiente piano di risanamento a garanzia dell’economia nazionale, la Germania ad esempio ha stanziato 356 miliardi di euro, il governo italiano invece ha inteso stanziare la ridicola ed insufficiente somma di 25 miliardi di euro, di cui tra l’altro non si conosce l’effettivo utilizzo ed impiego.

 

Sulla base di tali propositi, oggi più che mai in Italia come anche in Calabria, si vive una sorta di preoccupazione per la mancanza di programmazione sui futuri investimenti indispensabili per la ripresa economica, investimenti che dovrebbero essere garantiti dai rappresentati politici, purtroppo non sempre idonei ad assolvere il compito a cui sono stati preposti. Tra tutte le regioni d’Italia, la Calabria con i suoi 31 parlamentari tra deputati e senatori, ha raggiunto i livelli più bassi d’inefficienza per mancanza di attività programmatica e di investimenti intelligenti, tra le grandi opere infrastrutturali  il mega lotto della Statale 106 mai partito a causa di logiche politiche contorte messe in atto dai rappresentanti politici territoriali, appartenenti alla famiglia del governo, che attraverso un vero e proprio boicottaggio hanno contribuito a dare l’ultimo colpo di grazia allo sviluppo dell’intero territorio calabrese.

 

Avvocato Carlo Salvo