La Regione e il Governo centrale devono saper utilizzare al meglio le risorse che arriveranno dall'Europa. La situazione di crisi impone alle istituzioni e a tutti gli attori sociali un grande patto per il rilancio
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«Il rapporto della Banca d'Italia sull'economia calabrese contiene dati molto preoccupanti, per non dire drammatici, su una stagnazione aggravata dalla crisi economica dovuta all'emergenza Covid-19 e conferma, purtroppo, gli allarmi che lanciamo da tempo».
Serve una terapia d'urto per la Calabria
«È necessaria una terapia d'urto. La Regione e il Governo centrale devono saper utilizzare al meglio le risorse che arriveranno dall'Europa e che è possibile impiegare al Sud e in Calabria. Si offre oggi, ad esempio, la possibilità di attuare una fiscalità di vantaggio per le imprese che investiranno qui e che creeranno nuova occupazione: deve essere immediatamente colta, perché non servono forme di assistenzialismo vecchie e nuove che non risolvono i problemi. Le procedure per la realizzazione delle infrastrutture devono essere accelerate, monitorando passo dopo passo l'iter dei lavori, sia per garantire che le opere vengano avviate e portate a termine, sia per bloccare sul nascere ogni tentativo di infiltrazione della criminalità. Senza dimenticare che il modo più efficace di sradicare la 'ndrangheta e la mafia da un facile terreno di coltura è quello di creare lavoro libero da condizionamenti, cui si deve accompagnare in Calabria il superamento di ogni forma di precariato».
Il patto per il rilancio
«Non ci stanchiamo di ripetere e lo grideremo finché abbiamo fiato in gola, che la situazione di crisi impone alle istituzioni e a tutti gli attori sociali un grande patto per il rilancio, agendo con responsabilità; evitando, a cominciare dalla politica, inutili forzature e rissosità di bottega che fanno perdere tempo, mentre i giovani vanno via senza la prospettiva di un ritorno: ci stiamo giocando il futuro di questa terra.
È inevitabile anche porre qualche interrogativo urgente al Governo e alla Regione: quando partiranno realmente i lavori del terzo macro lotto della statale 106, visto che dall'ultima, ennesima parata, con protagonista il Ministro delle Infrastrutture, è già trascorso un mese? A che punto è l'elettrificazione della linea ferroviaria ionica, considerato che il primo tratto Crotone-Sibari dovrebbe essere consegnato per dicembre prossimo? Sull'alta velocità ferroviaria, l'Alta Velocità Larg, quella vera, realizzabile senza sperpero di risorse, registriamo un silenzio assordante. Quali sono i tempi per i nuovi ospedali? Sono domande che non possono restare senza risposta, una risposta che non deve essere data solo a noi, ma soprattutto alle nuove generazioni, le quali ci chiederanno conto del tempo perduto».
Tonino Russo, Cisl Calabria