Ora tocca alla politica attiva locale, provinciale e regionale non lasciarsi prendere la mano da idee progettuali allo stato inattuabili perché è necessario e urgente rimuovere senza altri ingiustificati ritardi dannosi tutti i contaminanti presenti e giacenti da molti decenni nel Sin
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In un recentissimo incontro informativo alla mia persona nella qualità di nuovo commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di bonifica e recupero del danno ambientale nel Sin di Crotone - Cassano e Cerchiara di Calabria, tenutosi nella città pitagorica all'interno dei locali industriali ora dismessi e ben organizzato da parte dell'ad di Eni Rewind spa, Paolo Grossi, alla presenza di cittadini, autorità pubbliche, associazioni, ordini professionali e attenti giornalisti dissi convintamente al numerosissimo pubblico presente all'evento, che in extrema ratio e se ciò si dovesse rendere necessario e urgente, per assicurare la difesa civile e la salute dei cittadini e abitanti di Crotone, che avrei esercitato il previsto diritto di avvalimento, dei reparti specializzati Nbcr delle forze armate e di polizia, comprese le competenti unità mobili tecnologicamente specializzate del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, in attuazione del decreto del presidente del Consiglio dei ministri, Dpcm 14 settembre 2023.
Nei giorni successivi passai dalle parole ai fatti, tanto da richiedere e ottenere, con i noti tempi della reattività e prontezza operativa dei militari, la presenza di alcuni qualificati e competenti ufficiali dello Stato Maggiore della Difesa, al fine di visitare la cittadella militare di Cutro, una nuova realtà immobiliare dove, se ritenuto necessario, sono intenzionato a costituire la base tecno-logistica del Sin di Crotone - Cassano e Cerchiara tenuto conto e considerato, che già in loco, risiedono in efficienti e moderne infrastrutture militari e alcune unità specializzate dell'Esercito italiano, preposti a garantire sicurezza del territorio crotonese nell'ambito della operazione nazionale Strade Sicure.
Dissi, in quella circostanza, che i cittadini di Crotone, Cassano e Cerchiara e non solo, hanno il diritto inalienabile di vivere in salute e in un territorio dove ambiente, biodiversità ed ecosistemi siano davvero diritti costituzionali garantiti, così come espressamente e solennemente previsti, dagli articoli 9, 32,41 e 117, della nostra Carta Costituzionale.
La storia culturale e industriale della città e della provincia di Crotone non è stata clemente, per una serie di motivazioni e scelte di politica economica e industriale non in linea e conformi con i diritti alla vita in sicurezza per la salute e per il rispetto dell'ambiente.
Certo non si può pensare e credere che coloro i quali hanno autorizzato e consentito l'industrializzazione delle aree territoriali di Crotone, peraltro a pochi passi dal mare, in un contesto ambientale allora veramente ricco di biodiversità, sano e incontaminato, avessero piena contezza delle conseguenze dannose che per vari nessi di causalità, avrebbero visto gli abitanti e residenti della città di Pitagora della Magna Grecia, destinatari di malattie tumorali, ospedalizzazioni e gravissime conseguenze mortali per la loro stessa vita e quella dei loro figli.
Dobbiamo essere tutti coscienti e consapevoli, che a Crotone deve risorgere e rinascere una nuova vita sicura, dove la salute del territorio, delle acque sotterranee e superficiali, del mare e dell'aria, siano una priorità assoluta per le presenti e future azioni di politica economica-ambientale nazionale e regionale, rigenerante e produttiva di benessere collettivo e interessi diffusi.
In questo mese di novembre, successivo alla mia nomina quale commissario straordinario delegato dal Governo, per la realizzazione degli interventi di bonifica e recupero del danno ambientale nel Sito di interesse nazionale di Crotone - Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria (Sin), vi assicuro di non aver risparmiato energie psicofisiche per studiare, comprendere e conseguentemente agire, per l'esclusivo benessere generale di Crotone e di quanti hanno il diritto di vivere e vivere economicamente bene e in salute.
In verità ho trovato un ambiente umano forte, solidale, accogliente, con tanta, tanta voglia di vivere in santa pace per tutti, dignitosamente, nella legalità e giustizia sociale.
Le istituzioni pubbliche nazionali dei Ministeri competenti per materia del Governo e soprattutto, quelle regionali e provinciali in Calabria, ad iniziare dal procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Crotone Giuseppe Capoccia, dal prefetto della provincia di Crotone Franca Ferraro, dal sindaco Vincenzo Voce, dal presidente della Provincia Sergio Ferrari senza dimenticare il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Tirreno meridionale ammiraglio Andrea Agostinelli, con il direttore amministrativo per il porto di Crotone Alessandro Guerri, i carissimi comandanti delle forze di Polizia e del Corpo dei Vigili del fuoco, il comandante della Capitaneria di porto - Guardia costiera, il capitano di Vascello Domenico Morelli, il presidente della Camera di commercio di Crotone-Catanzaro e Vibo Valentia, Pietro Falbo, tutti i presidenti degli Ordini professionali e delle numerose sempre attive e propositive associazioni sindacali, ambientaliste, e comitati di cittadini, cooperative dei pescatori, associazioni di categoria, sono fermamente convinti e d'accordo, che è giunta l'ora e senza incertezze d'azioni, per lavorare intensamente e onestamente, tutti assieme nessuno escluso, per affermare gli inviolabili diritti alla legalità e giustizia per il bene, la rinascita umana, ambientale, economica e sociale di Crotone.
Anche il caro presidente di Eni spa, Giuseppe Zafarana, già comandante generale del Corpo della Guardia di finanza, in uno con i vertici della multinazionale Eni spa e l'amministratore delegato Eni Rewind spa, Paolo Grossi, sono favorevoli e concretamente disponibili, con e per la immediata attività di bonifica, recupero e riqualificazione ambientale delle aree territoriali, costiere e marittime di Crotone.
Ora tocca alla politica attiva locale, provinciale e regionale, non lasciarsi prendere la mano da idee progettuali allo stato inattuabili e concretamente irrealizzabili nell'immediato, perché tutti devono sapere che è necessario e urgente rimuovere senza altri ingiustificati ritardi dannosi e pericolosi tutti i contaminanti presenti e giacenti da molti decenni, in colline di sedimenti pericolosi per la salute, posizionati in brutta mostra a vedersi, tanto da precludere la visuale del mare antistante la fascia costiera-marittima a Crotone e provincia.
Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, sono sicuro e certo che non esiterà a fare la sua importate parte per far rinascere e risorgere là città e la provincia di Crotone.
Credetemi in fede, in ragione del fatto che questa mia convinzione deriva dalla pregressa attività svolta quale commissario straordinario dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria (Arpacal), nel quale incarico temporaneo ho avuto modo, tempo e molte circostanze favorevoli per comprendere quanto il nostro caro presidente della Regione abbia veramente a cuore e sia concretamente impegnato per la salvaguardia, tutela della salute pubblica e valorizzazione dell'ambiente in Calabria.
* Generale in riserva della Guardia di finanza, docente universitario di Diritto internazionale e del mare, attuale commissario straordinario delegato di Governo per il Sin di Crotone-Cassano-Cerchiara di Calabria