Giacomo Puccini è senz'altro uno dei più grandi compositori di melodramma nel panorama mondiale.
Le sue opere hanno fatto il giro del mondo e hanno straziato il cuore di tutti.
In un luogo dove tutto sembra essere finzione, quale il teatro, Puccini ci fa assaporare il realismo della tragedia, dell'amore, della morte, delle emozioni pure e spirituali. Attraverso le sue appassionate melodie, ci fa vivere il dramma, che si sta consumando sulle tavole del palcoscenico, come fosse realtà.
Protagoniste principali delle sue opere sono sempre le donne, che assumono le caratteristiche di "eroine".
I personaggi femminili, nell'opera di Puccini, assumono un ruolo centrale. È attorno alle eroine che si consumano le vicende, i tormenti e gli struggimenti delle sue opere liriche.

Per comprendere questo genio della musica, è necessario scavare a fondo del suo animo.

La sua vita fu segnata da forti passioni e tormenti amorosi; da un carattere estremamente particolare e un animo inquieto. Egli stesso amava definirsi con queste parole: "Sono nevrotico, isterico, linfatico, degenerato, malfattoide, erotico, musico-poetico".

Ma, alla base di tutto, c'è sempre l'amore. Le sue furono tutte relazioni tormentate, a partire da Elvira Bonturi, moglie di un amico di famiglia. Elvira lasciò suo marito per vivere il suo amore con Puccini. Da questa unione nacque anche un figlio, ma fu una relazione turbolenta a causa dell'infedeltà del compositore e dell'eccessiva gelosia di Elvira. Il culmine di questo rapporto si ebbe nel 1909, quando Elvira accusò Doria Manfredi di avere una relazione segreta con il compositore.
Doria non riuscì a superare lo scandalo che seguì all'accusa e si tolse la vita. Questo evento gettò Puccini nello sconforto. Come egli stesso dice in una lettera, non riesce più a vivere, gli occhi gli presentano sempre l'immagine di quella giovane donna che si è tolta la vita. È in questi anni che termina "La Fanciulla del West", una delle più grandi pagine del melodramma pucciniano. Una musica struggente, cupa, forte e potente, tale da sovrastare il tormento interiore dell'autore. Una melodia eterna, intrisa di tormento e struggimento interiore.

Durante la relazione con Elvira Bonturi, conobbe, a Torino, una giovane fanciulla di nome Corinna Maggia. Se ne innamorò alla follia, tanto da avanzarle una proposta di matrimonio (poi non rispettata). Quello con Corinna fu un amore impossibile. È a lei che scriverà telegrammi strazianti. Sarà la sua "Cori", la musa ispiratrice dei suoi più grandi drammi musicali.
Sono gli anni della Madama Butterfly, opera che riscosse da subito un grande successo.

Puccini riesce, con le sue opere, a fare del proprio dolore un dolore collettivo. Ci fa immergere nell'estrema pienezza dei sentimenti umani. Ci fa scendere negli abbissi dell'anima e lo fa con eleganza e "armonia". Questo immenso compositore ci consente di vivere, attraverso le note che scorrono sul pentagramma i tormenti che si inscenano sulle tavole del palcoscenico. Egli mette al centro la vita, la morte, l'amore, il tormento... e lo fa con un realismo fuori dal comune.
Puccini è un'immersione catartica nella vita, nei drammi dei giorni, nella comprensione dell'animo umani e degli umani sentimenti.
Le sue eroine hanno tanto da raccontarci e tanto da farci vivere...