Il grazie di Liliana Segre a Fabio Fazio: «Dopo il suo programma migliaia di persone hanno scoperto il Memoriale della Shoah di Milano». Ogni puntata di ctcf costava 450mila euro. Ne incassava in pubblicità oltre 1 milione. In termini economici Fazio con il suo programma ha rappresentato una voce di grande importanza per l’Azienda. Ma non è bastato questo, che per un’azienda dovrebbe essere, ed è fondamentale. I conti devono quadrare sempre.

Ma vogliamo parlare del metodo? Semplicemente ignorato: dopo decenni di servizio in Rai, solo silenzio, puro e urlato silenzio. Il contratto scade, nessuno si fa sentire. Tutto tace. Ma bastano le parole di uno sguaiato Salvini per capire l’aria che tira. Nemmeno un: “Grazie, le faremo sapere”. Si poteva anche dire: “Abbiamo deciso di cambiare. Squadra che vince non si cambia? E vabbè, vuol dire che stavolta cambiamo comunque”.

Fazio era tra i più bravi, ma a tanti poteva anche stare antipatico; a qualcuno sembrava servile, incapace di fare domande cattive. Ma la verità è che non era cattivo e non faceva il cattivo. Nel tempo in cui Travaglio insegna come essere dei bravi e onesti giornalisti, uno come Fazio stava sulle balle a troppi.

Ma la Rai è un’azienda seria, la più grande azienda culturale del paese… E quindi? Niente, la Rai risponde al potere, è succube della maggioranza di turno. Per cui se chi governa è un cialtrone, la Rai sarà invasa da cialtroni! Questo è il male originario della ‘televisione di Stato’: dipendere dal potere. Per cui: o ti adegui o te ne vai.

Ed ecco l’epurazione di Fazio: è bravo, fa ascolti altissimi per un programma di grande qualità (sembra quasi un miracolo), incassa molto, viene ben pagato (e quindi? Vogliamo dire di quanto è costato finora Salvini ai contribuenti?), mezzo mondo è passato dal suo programma. Conclusioni: se ne vada pure, non serve al potere di turno. Non urla, non è volgare, non è cialtrone, è troppo garbato, non è negazionista… ma mi faccia il piacere. Se ne vada pure.

Ma cos’è stato Fazio e soprattutto cosa è stato il suo programma?

Basta leggere l’elenco degli ospiti nel corso degli anni per farsi un’idea. Lo devono leggere i cittadini che pagano il canone Rai ma che non contano un tubo.
Michail Gorbacev, John Landis, Bill Gates, Coldplay, Oasis, Cherie Blair, Condoleeza Rice, Pedro Almodova, Hugh Grant, Al Gore, Vandana Shiva, Tony Blair, Phil Collins, Robert Plant, Annie Lennox, Ricky Martin, Zygmunt Bauman, James Taylor, Penélope Cruz, Diego Armando Maradona, Jean Dujardin, Matt Damon, George Clooney, Stromae, Novak Djokovic, U2, Jane Fonda, Madonna, Noel Gallagher, Gianis Varoufakis, Adele, Charlize Theron, Russell Crowe, Ryan Gosling, Tony Hawk, Naomi Campbell, Ed Sheeran, Gnash, Olivia O'Brien, Carl Lewis, Anastacia, Vincent Cassel, Lewis Hamilton, Tom Hanks, Meryl Streep, Boris Becker, Alice Merton, Alain Delon, Rowan Atkinson, Michael Bublé, Emmanuel Macron, Jean-Claude Juncker, John Travolta, Anthony Fauci
Ken Follett, Greta Thunberg, Robbie Williams, Susan Sarandon, Barack Obama, Nancy Pelosi, Pelé, Matthew McConaughey, Woody Allen, Sharon Stone, Papa Francesco, Richard Gere, Bono, Daniel Pennac, Emmanuel Carrère, Ben Affleck, Steve Martin.
E Salvini? Si c’è stato anche Salvini da Fazio. Come gran parte dei ministri, leader politici, segretari di partiti, cantanti, attori. ”Monzon Panatta Rivera D'Ambrosio Lauda Thoeni Maurizio Costanzo Mike Bongiorno Villaggio Raffa Guccini onorevole eccellenza cavaliere senatore nobildonna eminenza monsignore vossia cherie mon amour. Nuntereggae Più”. Quanto manca Rino Gaetano a questo paese.

Se ne vada tranquillo, caro Fazio. La cialtronaggine che regna sovrana non la merita. E poi diciamolo chiaramente: Lei era troppo pagato. Si vergogni.