La fiducia nella politica è lo strumento più importante di cui si disponga per proseguire sulla via del progresso civile e umano. E ciò risulta tanto più vero per tutte quelle realtà che accusano ritardi storici sul piano socioeconomico. In quest’ottica, i partiti risultano ancora essenziali per promuovere una progettualità politica di alto profilo. Partiti che non possono avere più i connotati di venti o trent’anni fa. E purtuttavia, rimodulatinell’organizzazione, essi assolvono, ancora, all’insopprimibile ruolo di cinghia di trasmissione di idee e azione nella prassi di governo. La nomina di Giuseppe Mangialavori a coordinatore provinciale di Forza Italia va salutata con piena soddisfazione. Essa, infatti, rappresenta uno di quei passaggi che rinnova la totale fiducia nell’impegno pubblico. Giuseppe Mangialavori è prima di tutto uno stimato professionista; orgoglio della comunità vibonese ed apprezzato per le doti mediche ben oltre i confini comunali.Vale la pena ricordare, poi, come sia legatissimo al comune di Vibo Valentia. Non a caso, nelle precedenti elezioni amministrative è risultato il più votato ed ha assolto con rigore e imparzialità al ruolo di presidente del consiglio del civico consesso. L’elezione alla carica di consigliere regionale è stata un ulteriore passaggio conquistato sulla base di un consenso popolare decisamente ampio; il che testimonia il suo radicamento sia nel capoluogo che su scala provinciale. E in questo primo anno di attività consiliare la sua azione è stata puntuale e costante verso i problemi del territorio e della comunità rappresentata. Si è certi che in tale nuovo ruolo, Mangialavori proietterà impegno e lavoro con la consueta attenzione e capillarità. Ed è anche per questa ragione che sempre al suo fianco, con rinnovato entusiasmo si collaborerà incondizionatamente col neo eletto coordinatore per il raggiungimento degli obiettivi di crescita politica sempre più significativi e incisivi.  

Lorenzo Lombardo, Claudia Sarlo,Filippo Lo Schiavo, Giusy Colloca, Francescantonio Tedesco e Ivan Servelli"