In seno al consiglio comunale è stato presentato un emendamento all'ordine del giorno  del consigliere Servelli riguardante la chiusura dell'ufficio postale di Piscopio. Il deliberato dell'odg prevede che il sindaco ed il presidente del consiglio attivino quanto prima un tavolo di concertazione a tutti i livelli istituzionali, al fine di avviare una discussione che scongiuri la prevista chiusura del ufficio postale della frazione. Lo stesso deliberato è stato dunque emendato ( venendo accolto anche dalla maggioranza) da parte mia , e dal consigliere  Fiorillo, dal momento che con atto unilateralmente adottato è stato da Poste italiane spa disposta, dal 07/09/2015, la chiusura dell'ufficio postale di Piscopio, senza tener conto del carattere universale del servizio postale, nè del pieno rispetto dei principi della Costituzione.   Il testo dell'emendamento , dal momento che  il presidente della Regione Calabria è stato già investito di tale problematica, richiede allo stesso comune di intervenire con i vertici di Poste italiane del Meridione affinché si eviti la chiusura totale e permanente dell'ufficio postale della frazione,  e che dunque possa essere garantito anche solo a giorni alterni l'erogazione di un servizio pubblico di carattere universale. Ho relazionato personalmente sul predetto emendamento, annunciando in aula che il presidente Oliverio incontrerà i vertici del Meridione di Poste italiane nella prima decade di settembre.Il presidente, da me investito della questione per il tramite del consigliere regionale michele mirabello, ha assicurato che porterà sul tavolo della discussione la questione di Piscopio cercando di far garantire il servizio quantomeno a giorni alterni, dal momento che la frazione vive già una condizione di svantaggio. La stessa non è, infatti, neppure servita dal pubblico trasporto e dunque le fasce più deboli, quali soprattutto gli anziani, si troveranno a breve nella impossibilità di raggiungere l'ufficio postale sito nella città capoluogo. In particolar modo, ho tenuto ad evidenziare come la chiusura dell'ufficio  in questione  rientra nel piano industriale per il prossimo triennio, con il quale Poste italiane opererà un ridimensionamento del servizio e dunque la chiusura di numerosi uffici postali in Calabria, fra i quali appunto quello di Piscopio. Reputo perciò  assolutamente inopportuno e inefficace l'intervento in merito alla questione fatto nei giorni addietro dal consigliere regionale Giuseppe Mangialavori, in quanto rintengo che lo stesso sarebbe potuto intervenire già da febbraio sulla problematica della frazione Piscopio,  dal momento che già allora si registrarono suoi interventi al fine di scongiurare la chiusura degli uffici postali di Drapia e Caria. Il consigliere si è in tale occasione dimostrato conscio dell'importanza del servizio postale in tali realtà , dimenticando però la frazione Piscopio, altrettanto colpita dagli effetti negativi del piano di riorganizzazione di Poste Italiane spa. Oggi, investendo  direttamente il presidente Oliverio della questione, scegliamo la strada della risoluzione fattiva del problema, mentre agli altri lasciamo la strada del populismo.  Un territorio come quello della frazione Piscopio , di quasi 3000 abitanti, non può permettersi di perdere un presidio di vitale importanza per l'utenza , ed in virtù di questa mia convinzione mi batterò con ogni mezzo affinché venga mantenuto tale servizio .

Giuseppe Cutrullà

consigliere comunale vibo valentia