Martedì 21 Luglio, alle 21.30, la splendida cornice del cortile interno di palazzo Santa Chiara, da poco restaurato, ospiterà il concerto dell'artista calabrese Peppe Voltarelli; l'evento, frutto della collaborazione tra la direttrice artistica Maria Teresa Marzano e il Sistema Bibliotecario Vibonese, che proprio a palazzo Santa Chiara ha la sua sede, sarà un'occasione per ascoltare le canzoni e le storie di un artista che ha fatto del confronto tra le radici e le contraddizioni della modernità uno dei temi portanti del suo lavoro; Peppe Voltarelli, in tutti i suoi dischi ha sempre giocato col conflitto tra sradicamento e appartenenza denunciando i limiti dell'appartenenza e cantando le possibilità che lo sradicamento offre; le sue canzoni, che gli sono valse riconoscimenti come il premio Tenco, forse il premio più importante per quanto riguarda la musica d’autore in Italia, cantate con passione e disincanto (la cosa non sembri paradossale), offrono un ritratto, ironico ma pieno di lirismo, di una terra "amara e bella" come quella cantata, tra gli altri da Domenico Modugno, un artista che ha con Voltarelli non pochi punti di contatto;  la sua tourné infinita che lo porta, instancabile, in ogni parte del mondo, da Buenos Aires a New York, da Los Angeles a  Barcellona, è la dimostrazione del valore e del richiamo del lavoro del musicista cosentino: e, in tanti anni di rodaggio on the road,  il suo spettacolo, nel quale si mescolano alla perfezione le doti istrioniche dell’attore consumato e quelle del musicista di talento, è diventato una macchina perfetta, nella quale la riflessione va di pari passo col divertimento e il sorriso con la commozione:  in un panorama culturale estivo avaro come quello vibonese, la possibilità di poter assistere a un concerto di tale qualità e bellezza è un'opportunità unica che sarebbe un vero peccato lasciarsi sfuggire; il talento e la passione, lontano dai proclami,  si coltivano e si promuovono solo colla partecipazione.