Il consigliere regionale in vista del prosieguo dell’iter burocratico: «Abbiamo pianto troppi morti lungo questa lingua d’asfalto che attraversa la Calabria jonica. Ora c’è bisogno di impegni concreti»
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«La Statale 106 a sud di Sibari si farà, così come si farà il nuovo ospedale di Insiti e così come i cittadini dell’area jonica avranno fra non molto tempo - si spera - la possibilità di viaggiare su treni veloci e moderni». È quanto dichiara il componente del Gruppo Azione nel Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, rispetto alle ultime positive progressioni che il programma di ammodernamento della Strada statale jonica 106 ha fatto registrare negli ultimi giorni con l’ok da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici al tracciato Cz388 Sibari-Coserie.
«È un cambio di passo importante, direi epocale – sostiene Graziano - per il territorio della Sibaritide e di Corigliano-Rossano che ha trovato nella determinazione del presidente Roberto Occhiuto e nell’autorevolezza e nelle potenzialità della nuova città nata dalla fusione i suoi due motori propulsori».
Il prossimo lunedì – continua - finalmente, si riunirà il consiglio comunale di Corigliano-Rossano per l’approvazione della deroga al Dibattito pubblico al Progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte) per il tratto della nuova statale 106 Sibari-Coserie. Arriviamo a questo appuntamento con due anni di ritardo che ci auguriamo non possano tramutarsi in altri lustri fino alla realizzazione di una strada essenziale e determinante per lo sviluppo del territorio».
«I consiglieri comunali – annuncia ancora il Consigliere regionale di Azione - che fanno riferimento al mio gruppo politico voteranno favorevolmente questo atto di deroga, consapevoli che siamo difronte ad un’opera strategica che non può più essere rimandata, che ha bisogno di tempi celeri e di cui si sente necessità da tempo. Abbiamo sofferto e pianto per tanti, troppi nostri concittadini morti lungo questa lingua d’asfalto che attraversa la Calabria jonica. Ora c’è bisogno di impegni concreti per invertire questo tristissimo trend».
«Ricordo ancora – aggiunge Graziano - quando, all’indomani dell’istituzione del nuovo comune di Corigliano-Rossano, chiesi all’allora commissario Bagnato – e i documenti sono agli atti del Comune – di sollecitare la Regione Calabria, il Governo e Anas affinché fornissero subito una neonata città di 80mila abitanti di una strada di collegamento veloce, sicura e moderna. Era la fine del 2018. Da allora si intraprese un cammino virtuoso in Regione che il presidente Occhiuto ha poi maturato in fatti concreti chiedendo e ottenendo prima dal Governo Draghi e poi dal Governo Meloni i 3 miliardi necessari all’inizio della grande opera di ammodernamento della Statale 106 da Sibari fino a Reggio Calabria. Se le cose andranno per il verso giusto il tratto di Corigliano-Rossano potrebbe, ancora, essere tra i primi in corsa per la realizzazione, insieme alla Crotone-Catanzaro. Fermo restando che, se la politica locale non avesse indugiato e atteso per oltre due anni prima di trovare un punto di confronto e concertazione con Anas e il Commissario per la ss 106, probabilmente oggi saremmo già nelle fasi esecutive dell’opera. Questa è la verità. Del resto, - conclude - il tracciato che verrà realizzato è lo stesso che venne presentato già nell’aprile 2021».