«Il recente provvedimento della Giunta regionale, che ha inserito il comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte tra quelli commissariati, ha provocato il panico tra gli amministratori locali e il sindaco si è affrettato ad implorare il ritiro del provvedimento di commissariamento. Addirittura, il sindaco ha pubblicamente dichiarato che quello della Regione fosse un errore e nel giro di pochi giorni sarebbe arrivato un decreto di revoca». È quanto si legge in una nota stampa del gruppo Sant’Eufemia è viva.

Leggi anche

«Una strana modalità di difesa – prosegue –, anche perché fa comprendere che i dirigenti regionali e quelli di Arrical (Autorità rifiuti e risorse idriche Regione Calabria) non facciano il loro lavoro con attenzione. Abbiamo atteso oltre una settimana nella speranza che davvero si trattasse di una svista, ma anche questa affermazione del sindaco Violi si è dimostrata una bugia. Permetteteci di dire che questo spettacolo è indecoroso e Sant’Eufemia non merita questo! Sindaco ed amministratori, quando dimostrerete (almeno una volta) di sapere tutelare gli interessi e la dignità di una comunità che non merita tanta inadeguatezza?».

«Alcuni mesi fa, nella seduta del Consiglio comunale – si legge ancora – in cui si è discusso dell’“Adesione ad Arrical”, come gruppo di opposizione “Sant’Eufemia è viva” ci siamo schierati convintamente contro l’adesione, in quanto il nostro comune, oltre ad essere uno dei pochi a non avere aderito a Sorical, presenta delle peculiarità particolari: è ricco di acqua di elevata qualità, è dotato di rete idrica efficiente e prossimamente anche di impianto di depurazione ed il territorio ricade nel Parco Nazionale d’Aspromonte. Questi requisiti, previsti nel D.L. 156 del 2006, art. 147, (quindi una Legge nazionale di rango superiore a quella regionale), consentirebbero la gestione autonoma delle acque. Ci sembrava doveroso quindi intraprendere una giusta battaglia per il riconoscimento dei nostri diritti».

«A nostro giudizio: gestione Arrical – aggiunge la nota – significa costi maggiori e minore efficienza del servizio. Abbiamo quindi chiesto un Consiglio comunale aperto a tutta la cittadinanza e quasi tutti gli intervenuti, comuni cittadini o ex amministratori locali, si sono espressi in maniera chiara ed inequivocabile per la non adesione. Eppure, tutto questo non è bastato: in un successivo Consiglio comunale, con il voto contrario della minoranza, l’amministrazione Violi ha approvato una “strana” delibera di adesione ad Arrical, ma non a Sorical, la società autorizzata dalla Regione Calabria a gestire le risorse idriche. Come se le due cose potessero essere disgiunte ed evitare provvedimenti da parte della Regione. Adesso è arrivata la doccia fredda, il commissariamento della Regione Calabria che sconfessa tutto quanto detto dal sindaco Violi e dalla sua giunta, facendo addirittura capire che quella delibera di adesione a metà non aveva nessun fondamento giuridico e amministrativo».

Conclude il gruppo Sant’Eufemia è viva: «La domanda che facciamo, adesso, è semplice ma merita risposta: per quanto tempo dovremo subito tutto questo? Se già il commissariamento è stato un pesante danno di immagine, il teatrino del sindaco che prometteva di avere risolto tutto con una telefonata è quanto di peggio possiamo immaginare. Sant’Eufemia merita amministratori seri, capaci nella redazione di norme e provvedimenti, non gente che promette mari e monti attraverso una telefonata e poi è costretta a nascondersi dopo la figuraccia ricevuta. Meritiamo di più».