«Sant'Anna Hospital accoglie con soddisfazione l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro che ha sbloccato i conti correnti dell'ospedale - sottoposti a sequestro conservativo dal 18 gennaio scorso - per garantire la continuità aziendale e il pagamento dei dipendenti». Lo si legge in una nota della clinica Sant'Anna di Catanzaro che aggiunge: «Il Tribunale ha inoltre respinto l'istanza dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro di estendere il sequestro conservativo ai 5 milioni di crediti dovuti al Sant'Anna, che potranno così essere pagati quanto prima, consentendo alla struttura di riprendere a pieno regime le attività ospedaliere, sospese dal 20 gennaio, e procedere al pagamento delle spettanze, con un pensiero particolare alla tutela delle 200 famiglie di dipendenti e collaboratori». 

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«Al contempo, il Tribunale - è detto nella nota - ha esteso il sequestro conservativo ai 17,5 milioni di euro già trattenuti dall'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro per i servizi prestati dal Sant'Anna, riconoscendo di fatto l'insussistenza del rischio di tutela del credito vantato dall'Asp nei confronti della casa di cura, avendo già "in cassa" un importo pari al 90% circa del valore del sequestro. Grazie a questo provvedimento, il Sant'Anna Hospital può riattivare il piano di rilancio iniziato con la riapertura del reparto cardiochirurgia, fiore all'occhiello della struttura, tornato operativo il 3 gennaio scorso. Un rilancio che ha solide radici nella storia prestigiosa della clinica, nell'indiscussa eccellenza medico-scientifica e nel rapporto di fiducia con la comunità locale che da oltre 60 anni manifesta la propria stima e fiducia. Sant'Anna Hospital continuerà ad essere un riferimento sempre presente, che si prende cura con attenzione e competenza della salute e del benessere dei cittadini calabresi», la conclusione.