Il presidente del Consiglio regionale in vista del rientro in classe degli studenti calabresi: «L’incuria educativa e l’impoverimento del capitale umano costituiscono un ostacolo allo sviluppo»
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In vista del ritorno in classe degli studenti calabresi, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ha inteso lanciare un messaggio di buon inizio al mondo scuola: «La campanella - dichiara - suona per le ragazze e i ragazzi, a cui rivolgo l’augurio di un impegno quotidiano scrupoloso, ma anche per le famiglie, gli insegnanti e il personale scolastico, senza il cui slancio e la cui responsabilità non potremo fare i progressi che la società della conoscenza esige. L’incuria educativa e l’impoverimento del capitale umano - fa rilevare - costituiscono un ostacolo per qualsivoglia progettualità di sviluppo che le Istituzioni di ogni livello debbono aggredire con ogni mezzo e strumento».
«Bisogna puntare sulla qualità della scuola di ogni ordine e grado e delle nostre Università, per rafforzare - aggiunge - il capitale umano della Calabria, uno dei principali fattori di crescita e innovazione. Dobbiamo tutti cooperare, come sta facendo la Regione Calabria, per fare in modo di avvicinare, preservandone le peculiarità, le scuole in difficoltà a quelle migliori del Paese. Fermando tutto ciò che non premia il merito, nella logica dell’articolo 34 della Costituzione che assicura ai ‘capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi’. Il Governo, l’attuale ministro e la Regione - conclude il presidente del Consiglio regionale - hanno le idee chiare sul da farsi, per rimuovere i divari Nord-Sud all’interno del sistema scolastico e le annose criticità, come il degrado di parte dell’edilizia e la dispersione scolastica. Senza tralasciare l’esigenza di prestare attenzione allo status giuridico ed economico degli insegnanti, tra i meno retribuiti (il 22% in meno) dei colleghi dell'Unione Europea».