Prima di deliberare il sindaco di Rende doveva riferire in consiglio comunale, per consentire il più ampio confronto. Lo dichiarano i 5 stelle Dalila Nesci e Domenico Miceli, deputata e consigliere comunale di Rende (Cosenza), con riferimento alla recente delibera con cui la giunta rendese ha indetto una conferenza di servizi atta a modificare il piano urbanistico per il nuovo polo sanitario della famiglia Greco, proprietaria della clinica “Madonna della Catena”. «Contestiamo – incalzano Nesci e Miceli – il metodo politico seguito, perché dimostra senza dubbio una soggezione alle ragioni del privato, a prescindere dal merito specifico. È invece necessario avere subito un quadro nitido sul punto, perché l'organizzazione urbanistica è cruciale per il futuro della città, soprattutto in un contesto molto segnato dalla crisi economica e, sul piano dell'assistenza sanitaria, dal piano di rientro dal debito sanitario regionale». «La rinuncia a una disamina politica preliminare – proseguono Nesci e Miceli – rivela il favore della maggioranza per il progetto dei Greco, senza un approfondimento pubblico sulle ricadute generali e sulle opzioni di utilizzo dell'area individuata. Il problema è squisitamente politico, per cui non è possibile nascondersi dietro a fumosi discorsi di natura burocratica». «In proposito – concludono Nesci e Miceli – invitiamo il sindaco Marcello Manna a subordinare ogni passaggio burocratico a un prossimo dibattito politico di profondità, con la partecipazione dei cittadini nella sede consiliare.