«Destinare oltre il 70 per cento delle risorse ad investimenti diretti - e il 21 per cento agli incentivi - espone maggiormente il nostro paese al rischio di non riuscire ad utilizzare efficientemente le risorse disponibili». Così Francesco Napoli, vicepresidente nazionale di Confapi, durante la sua audizione odierna al Senato.

«Bisogna far entrare in campo un poderoso piano nazionale di formazione, sostenuto da politiche strategiche orientate ai nuovi scenari economici: manca un coordinamento nazionale e regionale della pluralità dei soggetti capaci di intervenire nella programmazione delle politiche attive del lavoro, e tale assenza genera inefficienze in termini di pianificazione degli interventi, concentrazione delle risorse su un'unica tipologia di beneficiari e la carenza di misure a favore degli occupati» ha spiegato, sottolineando come il mercato del lavoro sia penalizzato da salari solo marginalmente correlati alla produttività del lavoro.

«In questo contesto, le associazioni di categoria svolgono la strategica funzione di mappatura del fabbisogno delle imprese e indicatori dell'evoluzione del mercato», ha aggiunto.