“Sul Porto di Gioia Tauro si continua a perdere tempo prezioso. Il rischio attuale è quello di veder sfumare irrimediabilmente l’ultima chance per la risoluzione di una vertenza su cui si gioca il futuro di 442 lavoratori e delle loro famiglie”.
Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo di Forza Italia a palazzo Campanella Alessandro Nicolò.
“Ad oggi, né il Governo nazionale né tantomeno la Regione Calabria, sono intervenuti per tentare una mediazione. Di questo passo, potrebbe saltare ogni spazio utile di manovra per definire una questione che tiene col fiato sospeso le maestranze e l’intero settore produttivo che ruota intorno al più importante porto di transhipment del Mediterraneo. Un quadro a tinte fosche perché, accanto ai 442 portuali in esubero a rischio disoccupazione, traballano tanti altri posti di lavoro legati all’indotto. Dai dati emerge, tra l’altro, che il traffico merci è in picchiata”.
“Ancora, dunque, nessuna novità dall’ultimo incontro che la settimana scorsa il presidente Oliverio ha tenuto a Palazzo Campanella con le parti interessate. Oltre a non essere stata individuata alcuna mediazione, Mct è rimasta ferma sulle sue posizioni in merito allo stato di crisi che investe il porto, ribadendo la contrarietà al contratto di solidarietà ma dichiarandosi disponibile solo a chiedere un Cigs per crisi aziendale per 12 mesi.
Lo scenario, dunque, diventa sempre più nero per una realtà economica che avrebbe dovuto guidare i processi di sviluppo della Calabria nell’area euro mediterranea. Una vertenza delicatissima e dall’impatto imponente – sottolinea ancora Nicolò - che rischia di far scivolare nel baratro una delle poche realtà economicamente importanti e di veder cancellato ogni possibile progetto di rilancio. La posta in gioco è altissima in un territorio fragile e depresso come quello calabrese dove enti locali ed imprese chiedono aiuti e risorse pubbliche. Per scongiurare ipotesi nefaste per il porto di Gioia Tauro e per l’intera era industriale serve un impegno straordinario della Regione. Il presidente Oliverio e la sua Giunta sono chiamati ad intervenire con urgenza sul Governo nazionale al fine di assicurare prospettive concrete di garanzia e di certezza dei posti di lavoro.
Il Patto per la Calabria firmato il 30 aprile scorso ha inserito il porto gioiese tra le priorità nelle politiche di promozione economica. Siamo alla solita annunciata? Si tratta del rilancio del porto e del retro porto, una piattaforma tutta centrata sulle infrastrutture, un’occasione importante per l’attuale classe politica al governo di dimostrare concretezza”.