E' incomprensibile e ingiustificabile l’indirizzo espresso dall’amministrazione comunale che - con la delibera approvata in giunta il 21 luglio scorso in discussione nei prossimi giorni in consiglio nell’ambito dell’approvazione del bilancio 2015 - aumenta i costi dei servizi sociali a domanda individuale per  i cittadini lametini, con aggravi che, soprattutto in alcuni settori, rischiano di determinare conseguenze negative per cittadini e famiglie in difficoltà. Non solo le tariffe sui servizi sociali vengono aumentate rispetto a quelle  dell’anno precedente, ma si va a interrompere un trend positivo che ha contraddistinto fino ad oggi il nostro Comune, anche rispetto alle altre grandi città calabresi: anche di fronte ai tagli dei vari governi che si sono succeduti e alle ristrettezze dei bilanci comunali, l’amministrazione comunale precedente ha mantenuto ferma la scelta politica di salvaguardare le politiche sociali e le risorse per contrastare la povertà nella nostra città.
Al primo atto concreto sul fronte delle politiche sociali, la giunta comunale inverte la tendenza che con grandi sforzi il nostro Comune ha mantenuto in questi anni e, se dovessero essere approvate dal consiglio comunale le tariffe così come deliberate in sede di giunta, si determinerebbero gravi difficoltà per le fasce sociali più deboli della nostra città: per i minori con disabilità, gli anziani nelle case di riposo, per le persone che beneficiano di assistenza domiciliare, per le famiglie con bambini che usufruiscono del servizio di mensa scolastica.
E’ una chiara scelta politica, quella della nuova amministrazione comunale, che, come hanno sottolineato anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle, non ha nulla a che vedere con la situazione finanziaria del Comune: innanzitutto perché, come prevede la legge, il nostro Comune è obbligato alla copertura dei costi di gestione dei servizi pubblici a domanda individuale in misura non inferiore al 36% e le tariffe approvate vanno oltre la percentuale minima dei costi supportati dall’Ente; in secondo luogo perché nella stessa seduta di giunta sono state confermate tutte le aliquote previste per le altre tasse e tributi  relativi al 2014 (Imu, Tasi, addizionale IRPEF etc) .
 All’assessore Gullo faccio notare che sarebbe stato più opportuno, invece di  gravare sui cittadini in difficoltà rischiando di privarli di servizi fondamentali per la loro vita quotidiana,  agire sulla leva fiscale delle aliquote oppure a introdurre una patrimoniale comunale per i redditi più alti, soluzione senz’altro più equa e che avrebbe tutelato le fasce sociali più deboli. Così come è assolutamente incomprensibile la miopia amministrativa dell’assessore Gullo che, per un fatto meramente ideologico, colpisce le cooperative aumentando le tariffe dell’assistenza domiciliare integrata e dei servizi per persone con disabilità: è una scelta scellerata, che porterà gli anziani impossibilitati a sostenere il costo del ticket a rivolgersi al “mercato nero” dell’assistenza, comportando la chiusura di tante cooperative sociali con ricadute disastrose per la nostra città anche in termini occupazionali. Così come tante famiglie che hanno figli con disabilità non sapranno più a che santo votarsi.
Come era prevedibile, i proclami della campagna elettorale e lo sport così tanto in voga in buona parte di questa città di addossare tutte le colpe all’amministrazione precedente, devono prima o poi misurarsi con i fatti della vita amministrativa! Lo abbiamo visto qualche giorno fa in consiglio comunale quando, alcuni consiglieri che fino ad alcuni mesi fa giocavano a fare i “masaniello” nostrani contro la “cattiva” amministrazione che innalzava le tasse, hanno votato tariffe della Tari molto simili a quelle approvate a settembre dell’anno scorso, arrampicandosi affannosamente sugli specchi per cercare di giustificare il proprio voto favorevole. Lo vediamo di fronte a questa delibera che, nei fatti, potrebbe comportare un aumento dei costi dei servizi per i cittadini e le famiglie in situazioni di maggiore difficoltà. Non vorremmo che la scelta del sindaco di conferire la delega ai servizi sociali ad una forza come Mtl inizi a produrre sconquassi sociali irreparabili.
Chi come me ha vissuto in prima persona l’attività amministrativa per 5 anni, non cede al populismo volgare e non accusa l’amministrazione di “mettere le mani” nelle tasche dei cittadini! L’opposizione costruttiva e responsabile, che propone e non punta il dito giusto per il gusto di attaccare, non ha a nulla a che spartire con il consociativismo! Su questo, per quanto riguarda il sottoscritto, gli esponenti del M5S possono stare tranquilli: sulle battaglie giuste, per tutelare i diritti dei cittadini,  io e tutto il movimento “Lamezia Insieme” saremo al loro fianco per migliorare insieme la vita della nostra città.
Chiedo e mi impegnerò in consiglio comunale perché venga modificata una proposta che “pesa” in maniera eccessiva sui cittadini più deboli e priva il Comune della possibilità di svolgere quella che è l’attività più nobile che un ente locale può mettere in atto: essere vicino, supportare e accompagnare chi è in difficoltà.