Il presidente dell’ente catanzarese: «Non è concepibile né accettabile che, pur essendo ben a conoscenza dell’assenza di un “Piano Covid”, si sia giocato a scarica barile»
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«Noi calabresi, ormai stanchi, al secondo giorno di un nuovo lockdown evitabilissimo, pretendiamo che siano presi provvedimenti dinnanzi alle incapacità del commissaro Cotticelli. Pretendiamo che sia immediatamente sollevato dal suo incarico di commissario ad acta della Sanità calabrese e con lui tutti coloro che in questo arco temporale, pur sapendo, non hanno fatto nulla per evitare un disastro annunciato già da tempo e confermato nel dpcm del 4 novembre». Lo scrive Innocenza Giannuzzi, presidente Confartigianato Turismo Catanzaro in una nota stampa.
«Non è concepibile né accettabile che, pur essendo ben a conoscenza dell’assenza di un “Piano Covid”, si sia giocato a scarica barile, deridendo tutti noi calabresi. La burocrazia è il male dell’Italia, ma con essa viaggiano l’incompetenza e l’improvvisazione. E noi – aggiunge - non siamo più disposti ad accettare e subire alcun tipo di negligenza. Abbiamo affrontato, come il resto d’Italia, gli immensi sacrifici necessari nella prima ondata di questa terribile pandemia, lo abbiamo fatto per il bene nostro e per il bene di tutti, ma non siamo più disposti a stare al gioco di qualcuno che ci ride alle spalle, perché significherebbe distruggere definitivamente la nostra tenuta sociale, le nostre imprese, le nostre famiglie… il tutto per la superficialità degli uomini messi a gestire la nostra sanità con il Decreto Sanità (del governo gialloverde) e di nuovo assurdamente nominate poi dal governo giallorosso».
E ancora: «Un “Piano Covid” non si prepara in un giorno, le terapie intensive non si allestiscono in 48 ore, non si gioca con la vita di una regione, ma è questo che è stato fatto. Ognuno ora si deve prendere le proprie responsabilità, che sia il governo centrale, così come quello regionale: oggi – ribadisce - noi calabresi non abbiamo più solo paura, ma anche rabbia. La politica deve essere al servizio dei cittadini e non il contrario! La politica ha il diritto di tutelarli i cittadini, non può avere come unico scopo l’intascare lo stipendio a fine mese. Le parole di Cotticelli rilasciate alla trasmissione televisiva “Titolo V” di Rai 3, i ritardi di Arcuri e di Belcastro non devono rimanere impuniti: non accettiamo più di essere agnelli sacrificali, immolati all’incapacità di questi super manager! Dimissioni per tutti loro? Prima di tutto! Ma non solo: spetta a loro adesso pagare i danni che hanno causato alla Calabria come “zona rossa”. Devono essere loro – conclude - a pagare i danni causati alla sanità, ai malati, ai morti di Covid nella nostra regione, alle aziende, agli imprenditori e ai lavoratori tutti che si trovano in ginocchio a causa delle loro incapacità».