La nota con cui l’associazione chiarisce la sua posizione in merito a una vicenda dalla quale sono scaturite numerose polemiche
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In relazione al nostro articolo del 22 aprile scorso, dal titolo Antifascisti calabresi divisi su Putin: a Cinquefrondi l’Ampa ripudia l’Anpi, riceviamo e pubblichiamo:
«Nei primi giorni del Marzo 2020, in conseguenza della pubblicazione di due importanti documenti/comunicati stampa dell’ANPI di Reggio Calabria (il primo sulla necessità del rinvio del Referendum Costituzionale sulla riduzione dei parlamentari, il secondo sulla drammatica situazione della Sanità calabrese), la Segreteria Nazionale decise l’avvio di un anomalo procedimento disciplinare, in palese contrasto con le norme statutarie, contro i singoli firmatari dei due documenti approvati all’unanimità dagli organi dirigenti reggini. Il procedimento disciplinare si concluse con provvedimenti di sospensione nei confronti di due dei cinque presidenti che avevano firmato i documenti approvati collegialmente.
In conseguenza di tali provvedimenti di sospensione, la Segreteria Nazionale convocò il Comitato Provinciale per l’elezione di un nuovo Presidente. Nel febbraio 2021 il Comitato Provinciale, riunito insieme al rappresentante della Segreteria Nazionale, decise l’elezione di un nuovo Presidente del Comitato ed approvò a larga maggioranza un documento di critica nei confronti degli organi dirigenti nazionali che avevano approvato i provvedimenti di sospensione. All’inizio del maggio del 2021 gli organi dirigenti nazionali, non rispettando le procedure previste dalle norme statutarie, seppur facendo riferimento ad inesistenti procedure avviate e concluse dalla Commissione di Garanzia nazionale, decise il Commissariamento sia del Comitato Provinciale sia di tutte le sezioni intercomunali della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Il 14 luglio del 2021 il Comitato Provinciale commissariato si riunì con procedura di autoconvocazione e, in conseguenza di un giudizio fortemente negativo sugli organi dirigenti centrali, decise a larghissima maggioranza, con un voto contrario, di abbandonare/ripudiare l’ANPI e di avviare il processo di fondazione di venticinqueaprile A.M.P.A. - Associazione Meridionale di Partigiani e Antifascisti. Nei mesi successivi, diversi organi di stampa ed emittenti TV hanno dato spazio alla vicenda: la calabrese “Telemia”, nel programma “60 News” del 27.07.2021, attraverso un servizio del giornalista Pino Gagliano (con interviste a Sandro Vitale, Franco Russo, Antonio Casile ed Aldo Polisena) dal titolo «La bella storia dell’ANPI di Reggio Calabria interrotta …»; l’emittente televisiva “LaC”, mediante alcune interviste realizzate nel corso del 2021 dal giornalista Agostino Pantano (prima con Franco Russo, ex Presidente della sezione ANPI di Palmi, poi con l’ex Presidente del Comitato Provinciale di Reggio Calabria, Sandro Vitale).
La stessa emittente “LaC”, nel corso di un servizio di Agostino Pantano sull’iniziativa svoltasi a Cinquefrondi il 21 aprile 2022 sull’ “Eccidio di Acquappesa dell’8 settembre 1943”, intervistando Sandro Vitale del Comitato Promotore dell’associazione venticinqueaprile riprende la “bella storia dell’ANPI di Reggio Calabria interrotta …” e si sofferma sulla fondazione della nuova associazione, montando tuttavia un titolo («l’AMPA ripudia l’ANPI») che non rispecchia il contenuto dell’intervista, in quanto da questa si ricava chiaramente che il soggetto che decise di abbandonare/ripudiare l’ANPI non è la nuova associazione venticinqueaprile ma solamente «la maggioranza dell’ex Comitato Provinciale dell’ANPI di Reggio Calabria».
In occasione del 25 Aprile 2022 la stampa nazionale si è nuovamente occupata della vicenda dell’uscita dall’ANPI decisa dalla maggioranza dell’ex Comitato Provinciale di Reggio Calabria; in particolare, il giornalista Luca Rocca dell’Adnkronos ha proposto all’ex Presidente dell’ANPI reggina, Sandro Vitale, un’intervista che è stata rilasciata il 27 aprile in forma scritta (domande e risposte). Tale intervista è stata pubblicata dalla giornalista Francesca De Ambra del ‘Secolo d’Italia’, con un titolo del tutto fuorviante (“I partigiani del Sud contro Pagliarulo”) e senza alcuna precisazione della fonte da cui la stessa intervista è stata ripresa. L’associazione venticinqueaprile fa richiesta alle redazioni dell’emittente LaC e del Secolo d’Italia di pubblicare il presente comunicato a rettifica delle informazioni, pubblicate negli articoli sopracitati, non corrette e fuorvianti».