La situazione in Calabria può essere definita catastrofica. L’alluvione che ha colpito l’intera area Reggina ed in particolare la costa jonica del  reggino ha visto cadere circa 400mm d’acqua in soli 2 giorni , quantità che di solito precipita in un intero anno.
 Molti sono stati i danni , l’esondazione del torrente Ferruzzano ha causato il crollo di un tratto della 106 jonica lato Sud,tra Brancaleone e Ferruzano,  oltre che  il crollo della stessa linea ferroviaria, a Caulonia la piena raggiunta dal Torrente Allaro ha causato una voragine nel ponte sempre della 106 jonica  lato Nord che collega Caulonia e Riace , ed inoltre si è registrata anche la morte di una persona a Taurianova, sempre a causa del maltempo,  molti sono stati i danni censiti in quasi tutti i paesi della Locride.  
La 106 jonica, che già non versava in buone condizioni, è praticamente distrutta  insieme alla medesima linea ferroviaria, molti saranno i disagi  per  tutti colo che ogni mattina per motivi di lavoro e non solo dovranno percorrere il tratto di quella statale.
La locride è un territorio ormai allo sbando , ed i cittadini vivono nell’indignazione più totale verso coloro che hanno portato  questa bellissima zona della Calabria, splendida non solo per il mare, ad indossare forse la maglietta nera di tutti i record negativi calabresi,  l’alluvione è stato il colpo di grazia su un territorio già colmo di problemi.
C’è da chiedersi se molti dei vari danni avvenuti in questi giorni potevo essere evitati, sicuramente non è una novità che la Calabria è una delle regioni d’Italia con il più alto rischio idro geologico , fattore con il quale non si mette a rischio solo l’incolumità fisica degli abitanti, ma si pregiudica anche l’economia di una regione che sicuramente non è ricca.
Certamente contro il rischio idrogeologico bisognerebbe intervenire con misure di prevenzione  urgenti e concrete,  In questo senso è da vedere positivamente la nascita DELL’UOA “protezione civile” regionale, che regola tutte le azioni che vengono fatte sul territorio calabrese in materia di difesa del suolo e rischio sismico, qui la nomina di Carlo Tasi a capo dell’organizzazione sicuramente fa ben sperare, anche se le misure di prevenzione che andrebbero prese sono tante e  l’urgenza è massima.

Oggi sul terreno resta una condizione che appesantisce ulteriormente le posizioni di una popolazione che, stanca e al limite della sopportazione contro una politica apatica e distratta dalle beghe di palazzo, ha intrapreso un percorso di lotta sin da un mese fa in occasione della manifestazione contro lo smantellamento ed  la mala gestione  dell’ospedale di Locri, e da tempo denuncia lo smantellamento della linea ferroviaria, il problema della jonio-tirreno  e le condizioni in cui versa la Galleria della Limina.
Una comunità viva per la quale il “Movimento Noi con Salvini”, oltre ad esprimere solidarietà, auspica  che si lavori al più presto per la ricostruzione, in questo senso NcS vigilerà affinché il governo Oliverio garantisca che da questa tragedia , la comunità colpita rinasca  più unita, e più forte di prima.

Domenico Furgiuele