“La partecipazione massiccia dei lavoratori del porto di Gioia Tauro allo sciopero proclamato, dimostra se mai ce ne fosse ancora bisogno la preoccupazione sul futuro occupazionale e sulle prospettive di uno scalo sempre più relegato ai margini del contesto nazionale e mondiale”. Ad affermarlo è il senatore Nico D’Ascola, responsabile giustizia Area Popolare. “Il porto di Gioia Tauro ha bisogno di scelte immediate ed interventi concreti.  La società civile non può rimanere indifferente di fronte alle lungaggini burocratiche ed a scelte politiche che rischiano di compromettere irrimediabilmente il decollo dello scalo portuale calabrese. Sul porto – prosegue D’Ascola - si continua a discutere inutilmente, attraverso annunci e  progetti che tardano a concretizzarsi, tralasciando invece scelte strategiche fondamentali per attrezzare porto e retroporto che non possono restare isolati dal resto della Calabria e dai grandi corridoi europei delle merci. In questi anni il porto di Gioia Tauro è stato maltrattato in maniera indecorosa. Uno scalo – conclude il senatore -  che  potrebbe dare benessere non solo alla Calabria, ma a tutta l’Italia se assumesse le dimensioni che potrebbe avere, se una certa politica che ha favorito i porti del nord Europa, soprattutto quelli tedeschi e olandesi,  fosse controbilanciata da un’iniziativa che si radicasse nel centro del Mediterraneo”.