Il comitato calabrese sugli ultimi sviluppo della fase congressuale: «Si è preferita la logica della conta e della prepotenza, della poca trasparenza e metodi padronali ed arroganti»
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«La mozione Cuperlo ringrazia gli amici, i compagni e gli iscritti che con il loro sostegno hanno contribuito a realizzare in Calabria un significativo risultato pur in presenza di metodi e pratiche di potere spregiudicate e per nulla trasparenti che purtroppo resistono e continuano a minare la credibilità del Pd». È quanto si legge in una nota del Comitato calabrese a sostegno di Gianni Cuperlo sugli ultimi sviluppi della fase congressuale.
«La candidatura di Gianni Cuperlo e la sua mozione congressuale hanno consentito a tanti di trovare le motivazioni per dare un contributo al confronto ed alla ricostruzione di un soggetto della sinistra capace di offrire un punto di riferimento per milioni di uomini e donne e di rendere credibile ed attrattiva la necessaria è possibile alternativa alla destra».
«In Calabria purtroppo, per responsabilità di un gruppo dirigente miope e chiuso al confronto politico, si è preferita la logica della conta e della prepotenza, della poca trasparenza e metodi padronali ed arroganti».
«In un clima tutt’altro che ispirato da spirito costituente ed inclusivo, la mozione Cuperlo si è battuta e continuerà ad operare per l’affermazione di un Pd aperto ed Inclusivo, libero da condizionamenti ed ipoteche di ristrettì gruppi che ne impediscono la espansione e la funzione che è propria di un partito popolare capace di porsi come riferimento per quanti aspirano a realizzare un reale cambiamento della società in direzione dei valori della giustizia e del riscatto sociale».
«Dopo la conclusione della prima fase congressuale in Lombardia e nel Lazio, come sostenuto da Gianni Cuperlo, la nostra mozione attraverso una riflessione partecipata, determinerà le iniziative da assumere per rendere ancora più efficace e costruttivo il nostro contributo al processo costituente a partire dalle primarie del 26 febbraio prossimo».