Il nuovo commissario della Lega della provincia pitagorica è stato chiamato dal leader del Carroccio per rifondare il partito sul territorio: «Sarà fondamentale coinvolgere volti nuovi e aprire alla società civile»
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Nella provincia di Crotone la Lega si riorganizza. A guidarla dovrà pensarci Cataldo Calabretta, nominato solo pochi giorni fa da Matteo Salvini anche vicecommissario regionale che affiancherà il commissario regionale Giacomo Saccomanno e il vice Roy Biasi nella riorganizzazione del partito in Calabria. Calabretta ha incontrato Matteo Salvini nei giorni scorsi a Roma, anche per affrontare la vicenda crotonese.
«Sarà fondamentale coinvolgere volti nuovi e aprire alla società civile», ha affermato il dirigente politico. Non solo: «L'aderenza alle istanze proventi dai territori è da sempre la cifra identitaria della Lega. Una ragione in più per intraprendere con passione, ma anche con spirito di militanza, una esperienza di reale radicamento in tutti quei centri, medio piccoli, che puntano ad uscire dalla marginalità di una dinamica politica troppo spesso circoscritta alle grandi città.
In provincia di Crotone esiste un sano protagonismo territoriale che - ne sono persuaso - aspetta da tempo di poter dire la propria, e vuole farlo attraverso la viva voce di giovani, e meno giovani, vogliosi di partecipare alla vita pubblica».
«Nessuno dovrà sentirsi escluso, soprattutto i portatori sani di competenza che, come dice Matteo Salvini, sono indispensabili in una fase così delicata, dove ciascuna comunità deve poter progettare il proprio rilancio in vista delle opportunità che arriveranno dai fondi del next generation EU. Rilanciare la Lega è dunque una “missione possibile”, considerando il bacino di potenziali aderenti alle idee del partito, ma noi dovremo fare anche di più, con riferimento alle politiche volte alla ricostruzione del tessuto socio-economico del territorio crotonese; dovremo formare dirigenza attiva e con essa una rete di controllo sociale sull'andamento della pubblica amministrazione».
«Infatti, bisogna arrivare alle prossime fondamentali elezioni con una squadra di candidati e di tecnici a supporto dei futuri consiglieri della principale assise calabrese brillante e, mi piace dire, militante. La Lega non è mai stata, e mai sarà, un taxi per le proprie ambizioni personali ma un motore di rilancio della società. In questo senso, sono già numerosi i segnali che arrivano dalla provincia nella direzione ambiziosa tracciata. Sarà mio dovere raccoglierli e realizzare la migliore delle sintesi in stretto contatto con Matteo Salvini, che al territorio della nostra provincia guarda con particolare affetto e attenzione, perché consapevole delle sue straordinarie potenzialità».