Sedici istituti di credito cooperativo per quasi mezzo milione di clienti: «Raccolta totale a 8,7 miliardi di euro. Interpreti della voglia di riscatto del Sud»
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L’unione fa la forza. Soprattutto nel sistema bancario. La Federazione delle banche di comunità di Campania e Calabria tira le somme a un anno dalla sua costituzione. E lo fa con una nota stampa che riassume risultati e obiettivi del percorso intrapreso.
La nota
Sedici banche, 239 sportelli, 63.259 soci, 1.585 dipendenti, 466 mila clienti che assieme sviluppano una raccolta diretta(depositi) di 7,7 miliardi di euro, una raccolta indiretta di oltre 1 miliardo di euro e una raccolta totale che supera gli 8,7 miliardi di euro. Due storici percorsi di storia cooperativa quella della Campania e della Calabria unite nella Federazione delle banche di comunità che dopo poco più di un anno offrono importanti risultati al territorio con impieghi lordi(prestiti) per 4,8 miliardi di euro e impieghi netti di 4,6 miliardi di euro.
«Sono numeri significativi i dati delle semestrali approvate dalle banche aderenti alla Federazione delle Banche di Comunità Campania e Calabria che consentono di affermare ancora una volta che la fusione tra le due realtà territoriali ha avuto sin da subito un indubbio effetto positivo per le banche, per i territori e per i cittadini». Lo afferma il presidente della Federazione Amedeo Manzo. Dati che consentono un patrimonio netto contabile di 707 milioni di euro e un utile semestrale di 22 milioni di euro, con un CET1( Coefficiente di adeguatezza patrimoniale) medio del 27%.
«Ci facciamo interpreti della ripresa economica che vede sempre più il Mezzogiorno in difficoltà e con l'esigenza di recuperare la distanza nella rincorsa al resto d'Italia. Noi stiamo dando il nostro contributo in maniera efficace applicando il modello della prossimità e del rapporto con le persone che si sintetizza nel "rating umano". È la dimostrazione che dare sostegno a tanti progetti imprenditoriali di piccole e medie dimensioni che si collocano all’interno del tessuto sano della nostra realtà territoriale, è una scelta che paga. Un modello fatto di efficienza, di trasparenza, di ascolto e di attaccamento al territorio», hanno spiegato il presidente Amedeo Manzo e il vicepresidente Nicola Paldino commentando i dati della semestrale e sottolineando il ruolo di clienti e soci che, «affidandoci i propri risparmi, entrano a far parte del progetto rinascita della Federazione Campania e Calabria venendoci a raccontare le proprie iniziative per il futuro e chiedendoci affiancamento per realizzarle, ma che apprezzano soprattutto le tantissime iniziative sociali che le 16 banche, individualmente nei propri territori, hanno portato avanti creando un sistema virtuoso di welfare responsabile». Storie e numeri che consentono di guardare con fiducia al futuro di una Federazione nata da poco più di un anno.
«Una Federazione giovane, moderna, agile, a disposizione delle banche e quindi della gente, con solide radici territoriali, con la forza delle idee e della visione imprenditoriale ma con alla base i valori ultra centenari della cooperazione di credito. Per dare servizi sempre più innovativi onde consentire alle banche aderenti di sviluppare al meglio la missione che i soci e le comunità ci hanno affidato. Quella di sostenere fortemente, con tutti i servizi bancari, dai tradizionali agli innovativi, le famiglie, gli artigiani, i commercianti, le piccole industrie, le startup innovative e non, ma soprattutto i giovani. Proprio per essi tante saranno le iniziative che il Consiglio della Federazione ha deliberato a loro favore, creando rapporti innovativi oltre che tradizionali con le Università. La Federazione è protesa a sviluppare azioni per consentire loro di vedere nel Sud il proprio futuro, la propria famiglia, il proprio successo».