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Lamezia, 1 lug – “L’avviso pubblico per l’affidamento della gestione dei tre parchi urbani, “Parco Felice Mastroianni” in via Ferlaino, “Parco Peppino Impastato” in via Roberto Il Guiscardo e “Parco XXV Aprile” in via G. Murat presenta una serie di criticità. Il sindaco Paolo Mascaro lo revochi immediatamente”. Sono queste le dure affermazioni dei consiglieri comunali di opposizione Mimmo Gianturco e Pasqualino Ruberto che in una lettera aperta indirizzata al primo cittadino di Lamezia, spiegano le motivazione della richiesta di revoca.
“L’avviso in questione – continuano – non possiede caratteristiche idonee alla pubblicazione. Per come è formulato, non si capisce bene se si tratta di una manifestazione di interesse o di un’indagine di mercato. Per di più, si richiede un piano dei costi ma l'amministrazione non specifica l'importo disponibile per la gestione, oltre a ciò il documento pubblicato sull'albo pretorio del comune di Lamezia Terme non è su carta intestata ed è privo di firma del dirigente e/o del responsabile".
"Ci sono anche altre stranezze: - incalzano - sul documento pubblicato è possibile leggere che l'avviso “non vincola in alcun modo il Comune di Lamezia Terme a dover procedere all'affidamento ai soggetti partecipanti”. Per non parlare poi del fatto che nella voce relativa le specifiche progettuali richieste figura la “recinzione perimetrale dei parchi “Felice Mastroianni” e “Peppino Impastato” con la relativa custodia e disciplina di orari di apertura indicati”, dimenticando (forse) che il Parco Mastroianni è munito di passerelle di attraversamento pubbliche, utilizzate da molti cittadini per attraversare il fiume e recarsi in pochissimo tempo nella centralissima zona di Piazza Mazzini. Il nostro sospetto è che sia una sorta di indagine per far sì che un eventuale progetto venga poi affidato agli amici degli amici".
"Inoltre, sembrerebbe non esserci alcun atto amministrativo. In virtù di tutto ciò – concludono i due consiglieri comunali - chiediamo al sindaco di revocare in maniera immediata questo avviso che, per i motivi sopra specificati, potrebbe anche essere soggetto ad indagini ANAC e di altri organi di controllo”.