«La nuova Azienda Ospedaliera-Universitaria “Dulbecco” dovrà affrontare il grave buco finanziario ereditato dall’A.O.U. Mater Domini, per un importo che ad oggi ammonterebbe ad oltre 200 milioni di euro. Tale quadro è dovuto alle varie gestioni manageriali scellerate avute negli anni, accertate per le diverse annualità dalla Corte dei Conti unitamente a gravi violazioni contabili-gestionali-finanziarie mai sanate. Gravi condotte consumatesi anche nell’ambito delle dinamiche della Fondazione “Tommaso Campanella”, che ha creato buchi finanziari, purtroppo mai indagati dalla Procura della Repubblica» così in una nota il consigliere regionale Antonello Talerico.

«Si aggiunga - ha aggiunto - che le misure correttive adottate negli anni dal management sono state del tutto inadeguate per superare le irregolarità e le violazioni che erano state accertate dalla magistratura contabile già a decorrere dal 2019 e caratterizzati da errori gestionali consumatisi nel tempo, molti dei quali ridotti e tamponati sin dal suo arrivo da parte del Commissario Vincenzo Laregina, che ora si appresta a nominare il direttore sanitario ed il direttore amministrativo (che sono certo non vedrà i nomi di chi ha gestito in questi anni). Il quadro complessivo del Mater Domini ha fatto registrare con tali gestioni un aumento vertiginoso e sproporzionato di taluni costi di produzione, addirittura anche con riferimento a “materiali da guardaroba, di pulizia e di altri beni non sanitari. Per non parlare delle “discordanze tra i dati esistenti in bilancio e le risultanze dei libri e delle scritture contabili».

Il consigliere si è poi soffermato sulla spesa farmaceutica parlando di un «aumento ingiustificato» e, «dello spreco di farmaci (non utilizzati entro i termini di scadenza). Purtroppo, la situazione debitoria è assai preoccupante essendosi registrato negli ultimi 4-5 anni l’ulteriore incremento dei “debiti complessivi” ed in particolare l’aumento dei “debiti verso i fornitori”, l’aumento dei “debiti tributari”, ed i debiti maturati per interessi anche sui pagamenti in ritardo verso terzi, risultando essere l’A.O.U. Mater Domini tra le aziende del servizio sanitario calabrese quella con i maggiori ritardi maturati nei pagamenti verso terzi. Addirittura la perdita di esercizio per il solo anno 2021 è pari a 14 milioni di euro.

 La vera sfida - ha concluso Talerico - per il nuovo direttore generale dell’Azienda “Dulbecco” sarà quella di tagliare i rami secchi che tanto hanno condizionato le sorti dell’A.O.U. Mater Domini, per troppo tempo ingessata dalle strette maglie di alcuni professori universitari, gli stessi che hanno dettato criteri e condizioni per il processo di integrazione con l’Ospedale Pugliese-Ciaccio, palesemente sbilanciato a favore del mondo accademico, per come meglio dirò nei prossimi giorni. Il silenzio di questo territorio sulle questioni vitali per la sanità e per lo sviluppo è davvero disarmante, poiché probabilmente i legami e gli intrecci tra i vari “attori” hanno una diffusione capillare ed ognuno cerca di proteggere il “sistema”».