Il circolo di Catanzaro ha organizzato una manifestazione per sostenere la scienziata Amalia Bruni e il centro in cui si occupa delle demenze, che rischia di essere affossato
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Il circolo di Catanzaro del Movimento 24 Agosto - Equità Territoriale invita tutti i calabresi a partecipare ad una manifestazione in sostegno di Amalia Bruni e del Centro di Neurogenetica di Lamezia, mercoledì 14 in piazza Prefettura.
«"Sono stanca di lottare contro i mulini a vento, in un contesto che considera la ricerca come una perdita di tempo". Sono queste le amare parole della dottoressa Amalia Bruni, e da queste dobbiamo partire per ribadire con forza che il Centro regionale di Neurogenetica non deve e non può morire, a causa della miopia della politica calabrese, nella più totale indifferenza di tutti», si legge in una nota.
«Se l’universo scientifico ci invidia la dottoressa Amalia Bruni, che nel 1995 ha individuato il gene che causa la demenza, per contro la Regione Calabria non solo non ne esalta le potenzialità - continua il comunicato -, ma al contrario, a causa di una saltuaria erogazione dei finanziamenti, ha costretto il Centro di Neurogenetica ad operare in condizioni di grave precarietà economica,con conseguenti pesanti penalizzazioni sulle attività assistenziali e di ricerca sulla malattia di Alzheimer. Il Centro ha prodotto, attraverso pubblicazioni scientifiche di alto livello su riviste internazionali, la definizione di modelli di studio fondamentali per la comprensione delle patologie neurodegenerative, identificando cause, forme nuove mai descritte, fattori di rischio genetici. È inserito in attività scientifiche sulle demenze assieme a centri internazionali europei, canadesi, americani, australiani. L’Istituto espleta la sua attività clinico assistenziale sulle patologie croniche neurodegenerative e sulle demenze, il 30% di forme ad esordio precoce e giovanile, attraverso la presa in carico di oltre 13.000 pazienti e di cui circa il 14% proviene da altre regioni. Espleta diagnostica di genetica molecolare per le demenze ereditarie anche per importanti strutture nazionali (Università di Perugia, Sacco di Milano, Regione Sicilia etc)».
«Con Nota 301241 del 10 settembre 2018, il Dirigente Generale del Dipartimento della Salute ha dato incarico alla dottoressa Bruni di coordinare il Tavolo Regionale per le Demenze per recepire il Piano Nazionale Demenze e progettare la Rete. Il Progetto è stato sottoposto nel 2019 all'attenzione Commissario Straordinario Generale Cotticelli ma non è mai stato valutato», denuncia il movimento. «Invece di cercare di trovare soluzioni positive, la situazione viene ulteriormente complicata quando il Commissario straordinario nel 2020 decide di “staccare” il laboratorio di genetica molecolare dal Centro e annettendolo (sulla carta e senza atti successivi) alla Genetica medica dell’Università Magna Graecia (senza alcuna volontà tra le parti). Pochi giorni fa la dottoressa Bruni ha incontrato Guido Longo, attuale Commissario ad acta, che si è dimostrato disponibile a modificare il DCA 62 (Marzo 2020) e la Delibera 496 (agosto 2020). Ma lei nutre poche speranze, è stanca, esausta di lottare contro i mulini a vento, definisce la sua attività scientifica "un'opera incompleta" perché dopo 25 anni di lavoro è prossima alla pensione».
Per tali motivi il Movimento 24 Agosto - Equità Territoriale scende in campo a fianco di Bruni, e chiede «a tutte le forze sane di questa Regione, di affiancarsi a noi per salvare il Centro Regionale di Neurogenetica. Riteniamo questa battaglia un atto di civiltà, e anche un gesto doveroso nei confronti di una donna che ha sacrificato la sua carriera per ritornare in Calabria in una terra che, come sempre, non riconosce i suoi figli migliori».