«Bene hanno fatto i consigli comunali di Cosenza e di Rende a votare un documento di ferma opposizione al testo di legge regionale che intende fondere "a freddo" e dall'alto i Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero». Così, in una nota, i consiglieri regionali Pd Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci.

«La gatta che ha fretta fa i figli "ciechi", come narra il proverbio. E mai come in questo caso - continuano Bevacqua e Iacucci - un processo così complesso, avveniristico, impegnativo sul piano della rilevanza sociale ed economica non poteva e non può risolversi con una legge regionale imposta dall'alto. Fondere in "laboratorio" tre municipi così identitari e importanti, è un processo che richiede la sedimentazione di una discussione culturale, storica, economica, finanziaria».

Secondo i due esponenti dem, «il tema della fusione della citta unica dovrebbe diventare centrale nell'agenda politica dell'area urbana cosentina al punto da divenire ossessione per i cittadini e invece la regnanza di governo regionale ha provato a imporla dall'alto e con una semplice legge. Per fortuna siamo stati protagonisti attivi di un "agguato" sventato, un emendamento contenuto in una delle tante leggi Omnibus in Consiglio regionale che mirava a togliere ai Comuni la facoltà di discutere e consultare con referendum i propri residenti a proposito di fusione e, oggi il "no" politico all'iniziativa del Consiglio regionale da parte dei comuni testimonia che avevamo ragioni eccome».

«Non bisogna avere fretta - concludono Bevacqua e Iacucci - ma piuttosto munirsi di una visione e progettualità tale da tenere insieme i vari territori e valorizzare le potenzialità e opportunità presenti nell'area cosentina. In tutta l'area cosentina e a tal proposito non è chiaro poi ad esempio come mai in questo ragionamento non siano coinvolti altri comuni fondamentali nella costruzioni e visione di una grande città. Una grande città di tutti e non della "politica" che ha fretta...».