L'allestimento è stato ospitato al Complesso monumentale San Domenico. A guidare i visitatori esperti e gli esponenti del Gruppo micologico lametino
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Il Chiostro del Complesso monumentale San Domenico a Lamezia Terme ha ospitato la 23esima mostra micologica curata da Gruppo micologico naturalistico lametino. L’ormai tradizionale appuntamento autunnale, anche quest’anno, ha avuto la finalità di far conoscere le specie fungine presenti nei nostri boschi mettendo a confronto quelle commestibili con le similari tossiche con le quali il raccoglitore inesperto potrebbe confonderle. In tal senso si sono prodigati i micologi del Gruppo, Ernesto Marra e Vincenzo Curcio, costantemente presenti nel corso dell’esposizione, facendo apprezzare ai visitatori, numerosi e molto interessati, i particolari delle diverse specie utili per il riconoscimento.
Quest’anno ha suscitato particolare interesse, la segnalazione della presenza di una specie fungina esotica tossica, il Chlorophyllum molybdites che è stata oggetto di numerose richieste di informazioni da parte dei visitatori. Tale specie di origine tropicale, in precedenza non presente sul nostro territorio, ha spiegato il dottor Marra, responsabile dell’Ispettorato micologico dell’Asp di Cosenza, è comparsa improvvisamente nelle aree litorali del Tirreno e dello Ionio con ogni probabilità a causa del cambiamento climatico in atto che le ha consentito di trovare le condizioni ideali per diffondersi. È stato proprio il ritrovamento avvenuto lo scorso anno nell’area di Gizzeria a motivare il dott. Marra a pubblicarne, per la prima volta, la presenza sul territorio calabrese con la finalità di attenzionare i raccoglitori verso la pericolosità di una possibile confusione con la similare commestibile Macrolepiota procera (la comune mazza di tamburo) tanto ricercata e apprezzata localmente. Ciò è un ulteriore motivo, ha raccomandato il dott. Marra, per sottoporre i funghi raccolti, prima del loro consumo, al controllo gratuito di commestibilità presso gli ispettorati micologici delle aziende sanitarie provinciali.
Grazie all’entusiasmo e alla passione dei soci del Gruppo, che hanno provveduto alla raccolta dei funghi nonostante le condizioni di nascite non particolarmente favorevoli nelle ultime giornate, la mostra ha potuto esporre oltre 100 diverse specie. L’occasione è stata utile anche per far conoscere, mediante l’esposizione di due gigantografie, la Clavaria lametina, il cui nome è stato dedicato alla nostra città dal Micologo Vincenzo Curcio che assieme a Carlo Agnello hanno pubblicato la “specie nuova per la scienza” e la Clavaria calabrica, anche questa “specie nuova per la scienza” dedicata alla Calabria e rinvenuta per la prima volta sul nostro territorio dal micologo Gennaro Di Cello.
Ai partecipanti è stato distribuito materiale informativo sulla prevenzione delle intossicazioni da funghi e ai più giovani visitatori il fumetto micologico “La piccola flora nel regno dei funghi” destinato alle classi 4° e 5° della scuola primaria.
Ha concluso l’evento un saluto pervenuto dallo stesso Gennaro Di Cello, Presidente del Gruppo, a quanti si sono spesi per la perfetta riuscita dell’evento e a tutti i visitatori per la loro presenza e per il particolare interesse mostrato che rappresenta, per il Gruppo Micologico Lametino, una forte motivazione per la realizzazione di nuove attività divulgative.