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Un’interrogazione con richiesta di risposta scritta sui fondi strutturali destinati all’eliminazione delle barriere architettoniche e per domotizzare le abitazioni di soggetti con diversa abilità.
L’ha presentata ieri il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò, “considerato che a dicembre 2015 è stato erogato nei confronti dei soggetti beneficiari solo l’80% del contributo complessivo concesso che ammontava a 5.220.000,00 euro”.
Per tali ragioni, il Capogruppo di Forza Italia chiede di conoscere “la tempistica prevista per la corresponsione a saldo del restante 20%, trattandosi di somme anticipate ed ancora non percepite, anche alla luce della particolare condizione dei soggetti aventi diritto”.
“L’eliminazione delle barriere architettoniche e l’installazione delle dotazioni di mobilità, oltre a rappresentare una battaglia di civiltà, costituisce un dovere per le Istituzioni chiamate a garantire i diritti delle persone diversamente abili”.
Nel documento, Alessandro Nicolò ricostruisce l’intero iter amministrativo-burocratico. “L’attivazione di questi strumenti finanziari - spiega il Capogruppo di Fi - discende dagli stanziamenti del POR-FESR 2007/2013 ASSE IV - Inclusione sociale e qualità della vita - Linea di Intervento 4.2.1.1- ‘Case Accessibili’. Con Decreto n. 7127 del 20/6/2011 - ricorda Alessandro Nicolò - è stato approvato l’Avviso Pubblico ‘Case Accessibili’ - pubblicato sul B.U.R.C. n. 25, del 24/06/2011 - parte III - per un importo di €. 5.220.000,00 - Capitolo 64010101, impegno n. 4208/2012; rettificato ed integrato con D.D.G. n. 10685, del 30/08/2011”.
“Infine, (con D.D.S. n. 9860 dell’08/07/2013, pubblicato sul B.U.R.C. del 5/8/2013 - Supp. Straord. dal n. 1 al n. 31 del 2/8/2013 - parte 111 -) è stata approvata la graduatoria definitiva dei progetti ammessi a contributo rettificato con D.D.S. n°12957 del 19/09/2013, pubblicato sul BURC n.40 del 4/10/2013 - parte III”.
“E’ necessario procedere con solerzia all’erogazione complessiva delle somme stanziate. Si tratta di interventi primari - conclude Alessandro Nicolò - che garantiranno migliori condizioni di vita alle persone con diversa abilità, favorendo la mobilità urbana, la vita di relazione e la partecipazione alle attività culturali, sociali e produttive”.