Il gruppo si oppone ai "cavalieri solitari" e chiede ai due «autocandidati» di aprire un confronto per creare un'alleanza larga che comprenda più forze del centrosinistra
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«“Via col Vanto”, questo è il film che alcuni possibili attori della già brutta politica calabrese, autoscritturatisi nel campo progressista, stanno recitando, così da far correre il serio rischio di regalare al centrodestra, ed alla sua pessima amministrazione, la Regione». Lo scrivono in un comunicato i “Democratici e Riformisti”, che intervengono sulle prossime elezioni regionali e delle difficoltà del centrosinistra a proporre una posizione unitaria.
«Ovviamente la critica a questa “pellicola” in particolare va fatta ai due protagonisti e candidati (Tansi e De Magistris) – sottolineano - che ritenendo, entrambi, di essere gli uomini del destino lavorano incessantemente per la sconfitta. Questo perché è del tutto evidente che la divisione delle forze di opposizione può avere un solo tragico risultato». «Appare quindi con tutta evidenza l’errore di partire dal candidato Presidente laddove programmi, squadra e principi a cui conformare l’amministrazione – si legge nella nota - dovrebbero essere invece il collante di una scelta che, se pur difficile, forse avrebbe più probabilità, così procedendo, di trovare una condivisione».
«Superfluo poi ricordare che la campagna elettorale si svolgerà in un quadro generale di incertezza a causa della pandemia, ma anche, oggi, per la dichiarata crisi di Governo nazionale. In questa delicata fase per il campo progressista, bene hanno fatto il segretario della Cgil Angelo Sposato e la rappresentante delle Sardine calabresi Jasmine Cristallo a chiedere con forza la costruzione di un’area politica vasta che si richiama alla sinistra ed alle persone per bene, come elementi essenziali per la costruzione di una alleanza che, non solo possa vincere, ma poi sappia governare efficacemente».
«Una coalizione larga e plurale in grado di sconfiggere elettoralmente il centrodestra che ha dimostrato, in questi pochi mesi, inconcludenza e incapacità amministrativa e non poche falle morali. Ci chiediamo: è in grado De Magistris (ma anche Tansi) di mettersi a disposizione di una causa comune, comprendendo che una pretesa figura del “Cavaliere solitario” che porta pace e giustizia non è quello di cui ha bisogno la Calabria. La nostra regione ha la imprescindibile necessità di una direzione politica e amministrativa autorevole, competente e capace, esercitata da un collettivo di donne e uomini, in grado di cambiare sia la struttura burocratica della Regione, che la qualità del Governo; quest’ultima dovrà essere capace di affrontare le immani sfide cui dovrà fare fronte la nostra terra, in primo luogo quelle che riguardano il lavoro e lo sviluppo sostenibile».
«Vogliono i due contendenti discutere di tutto ciò e dimostrarsi pronti a costruire questo percorso con le altre parti politiche e sociali progressiste che resistono al malgoverno e al malaffare presenti nella nostra regione? Il Pd ed i Movimenti, anche per questo, sono chiamati ad essere responsabili nel tentativo di costruzione di un progetto condiviso. In particolare, la direzione nazionale del Pd e il commissario regionale, si devono chiedere per quale motivo, chi pensa alla moralizzazione della vita regionale, molto spesso non pensa più a questo Partito? Occorre chiedersi, inoltre, perché l’elettorato di sinistra, ormai da troppo tempo, in Calabria, esprime una forte disaffezione nei confronti del Pd?»
«È in grado il Pd, con o senza i “»”, di superare un meccanismo di acquisizione del consenso basato sulla somma dei voti personali dei “campioni delle preferenze” per provare a ricercare il voto di adesione e di opinione, motivato dalla credibilità della proposta politica offerta? Come Democratici e Riformisti siamo pronti a discutere con tutti per raggiungere l’obiettivo di un Governo autenticamente progressista della regione, ma abbiamo l’impressione che l’esasperato tatticismo di alcuni, possa nascondere scelte già fatte e poca disponibilità al confronto».
«Auspichiamo che le forze del centrosinistra e i movimenti presenti in Calabria e chi veramente ha a cuore questa terra sappiano ritrovare le ragioni del confronto e dell’unità per offrire ai calabresi una credibile prospettiva di governo democratico e riformista».