Il leader del Movimento Diritti civili chiede alla Regione di riaprire il comune: «I casi si riferiscono solo al centro anziani e ai familiari dei dipendenti»
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Nuovo appello di Franco Corbelli, Movimento Diritti civili, alla Regione Calabria per far riaprire Torano Castello: «Adesso basta. Non siamo più disposti a subire altre ingiustizie e a pagare solo noi per il disastro di Villa Torano, soprattutto ora che i contagi si stanno azzerando in tutta la Calabria. La presidente Santelli liberi Torano Castello e non usi ora il pugno duro solo con il nostro comune, per dimostrare, al Paese, la sua fermezza dopo le critiche (ingiustamente) ricevute per la prima riapertura della regione. Basta con tutti quei posti di blocco. Non siamo un paese di mafiosi e latitanti da catturare. Ma, nessuno se lo dimentichi, il comune dove è nato, 25 anni fa, il Movimento Diritti Civili, conosciuto e apprezzato nel mondo. E l’Asp di Cosenza fornisca i dati corretti dei contagiati di Villa Torano collegati al nostro comune: sono 38 non 75, e sono esclusivamente dipendenti e loro familiari. All’infuori di questi nessuno dei quasi 5000 abitanti di Torano è stato contagiato».
«Anziché chiudere Villa Torano (luogo del contagio - assai distante dai centri abitati di Sartano e Torano - che interessa almeno 14 comuni, per 132 casi complessivi) hanno invece chiuso e blindato solo Torano Castello, che non c’entra nulla con la Rsa, provocando grandi disagi e danni ingenti».
Corbelli continua a battersi per quella che definisce «una giusta e doverosa battaglia per la liberazione del suo comune da una ingiusta, immotivata chiusura, una vera prigionia, che sta arrecando grandi disagi e gravi danni, anche d’immagine, all’intera popolazione, già assai provata». «La Presidente Santelli ha fatto bene ad iniziare a liberare e far ripartire la Calabria, come Diritti Civili le aveva chiesto promuovendo, nei giorni scorsi, l’apposito Comitato per la Liberazione e salvezza della Calabria. Adesso però, glielo dico amichevolmente, non pensi, per dimostrare all’Italia la sua fermezza e fronteggiare le critiche che gli stanno, a mio avviso ingiustamente, piovendo addosso per questa prima riapertura della regione, di usare il pugno duro solo con il mio comune, Torano Castello, non revocando l’ordinanza della zona rossa che scade lunedì prossimo, 3 maggio. Sarebbe questa una forzatura inaccettabile e assolutamente ingiustificata che sia chiaro non sono personalmente più disposto ad accettare, prosegue Corbelli. Abbiamo subito già una grande ingiustizia pagando noi da soli, come comune, il disastro di Villa Torano, che, com è noto, è una Rsa, situata, proprio al confine con Bisignano, in luogo isolato e distante da Torano e Sartano, che interessa oltre 14 comuni del circondario e non solo. Anziché chiudere (sia pure temporaneamente) Villa Torano (luogo del contagio, che ha interessato, ripeto, almeno 14 comuni per, sino ad oggi, complessivi 132 casi) hanno chiuso soltanto il nostro comune, che non c’entra nulla con l’epidemia, come dimostrano gli stessi dati, che non vedono, all’infuori dei dipendenti(meno di una ventina) e loro familiari(una ventina, circa), nessuno dei quasi 5000 abitanti di Torano , positivo al coronavirus. Abbiamo subito e rispettato l’ordinanza di chiusura».
«Bastano e sono più che sufficienti le restrizioni previste per tutti gli altri comuni, non c'è bisogno di mantenere ancora una ingiustificata, immotivata e dannosa zona rossa». Corbelli oggi chiama in causa direttamente l’Asp di Cosenza che accusa di «fornire dati non corretti sui casi di positività collegati a Villa Torano e relativi al comune di Torano Castello che stanno inducendo in errore i mezzi d’informazione nel riportare le notizie, danneggiando fortemente il nostro comune e condizionando anche la stessa riapertura, che dovrà avvenire lunedì. I dati vanno dati in maniera corretta. I positivi complessivi legati a Villa Torano, ad oggi, sono 132 e interessano almeno 14 comuni».
«Ripeto, i contagiati del comune di Torano Castello sono 38 non 75, come è stato invece riportato, sino all’altro ieri, nel bollettino quotidiano dell’Asp. 75 (oggi 76) è il numero totale dei contagiati di Villa Torano, compresi i dipendenti e i pazienti degli altri 14 comuni interessati. Quelli di Torano sono 38, i 18 dipendenti e loro familiari. All’infuori di loro nessun altro nucleo familiare del nostro comune è rimasto contagiato. Questo significa che il paese, al di là dei casi circoscritti a Villa Torano, è per fortuna rimasto escluso dal contagio. Alla luce di questa positiva evoluzione e di questi dati oggettivi, confortanti e significativi (negli ultimi 5 giorni si è registrato un solo nuovo contagio, un familiare di uno dei dipendenti di Torano), ho, nelle ultime ore, ancora una volta chiesto alla Presidente Santelli di revocare subito l’ordinanza e liberare finalmente il comune».