Le Organizzazioni aggregate del Wwf Calabria esprimono «tutto il compiacimento alla Guardia Costiera per le operazioni di contrasto alla pesca condotta con mezzi illegali che hanno visto impegnati i mezzi delle Capitanerie di Reggio Calabria e Messina. Particolarmente emozionanti - si legge in una nota - le immagini della liberazione di una tartaruga marina della specie Caretta caretta e di un raro “Diavolo di mare mediterraneo”, la nostra Manta, incappati in una rete derivante al largo di Bagnara e destinate a morte sicura senza il tempestivo intervento degli uomini della Motovedetta CP 289 della Capitaneria di Reggio, coadiuvata da Nave Migliano CP 404 della Guardia Costiera Messinese intervenuta nelle operazioni di sequestro dell’attrezzo illegale.

Continuano purtroppo le segnalazioni di tartarughe marine che giungono ormai morte sulle coste calabresi evidentemente vittime di mezzi di pesca non selettivi. Una tartaruga catturata all’amo accidentalmente, nel caso del palangrese, o in evidente difficoltà perché incappata in  una rete, non va rigettata in mare – è questo l’appello che il Wwf rivolge ai pescatori- ma portata a terra dopo aver avvisato la Capitaneria. I pescatori onesti non hanno nulla da temere, ma anzi saranno apprezzati, come accade sempre in queste occasioni, per ogni gesto di responsabilità e di rispetto per l’ambiente.

Nel ribadire il proprio sostegno e il proprio incoraggiamento alle attività di controllo  al fine di impedire ulteriori danni al patrimonio naturalistico del nostro mare, il Wwf ricorda che il rispetto delle norme e dei divieti in materia ittica, non può che rispondere all’interesse stesso della categoria che ricava dal mare il proprio sostentamento, e che solo da una gestione oculata e responsabile delle risorse può sperare in una loro disponibilità duratura».