La Calabria ed il comparto agricolo calabrese, non potevano perdere, nella maniera più assoluta, per i prossimi 5 anni l’ingente somma di 20 milioni di euro. Non poteva, Mario Oliverio, far questo alla sua ed alla nostra Regione, non poteva mettere in ginocchio oltre mille aziende agricole, non poteva mortificare le Organizzazioni Professionali Agricole, proprio lui che ha iniziato la sua brillante carriera politica, proprio da Assessore  Regionale all’Agricoltura. Se è vero che nei mesi scorsi c’è stato un susseguirsi di sollecitazioni da parte di ConfColtivatori, Anpa, Cia, Confagricoltura e Copagri, se è vero che tra qualche giorno c’è la scadenza dei termini per il perfezionamento delle domande PAC relative al 2015, prevista appunto per il 10 luglio, è anche vero che, il Presidente della Regione con proprio Decreto, il n° 70 del 6/7/2015, ha finalmente riconosciuto le pratiche di pascolo come uso o consuetudine locale. Da ieri, fortunatamente anche la Calabria si è allineata ad altre regioni quali, Veneto, Piemonte, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Marche, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia che avevano già provveduto ad effettuare la deroga all’art.  2 comma 4 del  Decreto Ministeriale  n. 1420 del 26 febbraio 2015. Si è arrivati all’agognato Decreto dopo che ConfColtivatori ed Anpa avevano organizzato nella giornata di ieri un sit-in di protesta, a Catanzaro, nella centrale Piazza Prefettura e dopo vari incontri con il capo struttura del Presidente, Avv. Pignanelli, organizzati dal Questore dott. Giuseppe Racca e dagli agenti della Digos Arcuri, Perri, Conidi Vonella, ai quali va riconosciuto un eccellente lavoro di diplomazia e mediazione. Il Decreto “de quo” pertanto oltre a stabilire che il pascolamento di terzi costituisce una forma tradizionale di pascolo, prevede anche che tale pratica può essere esercitata, nelle aree svantaggiate montane, nelle zone di macchia mediterranea ed al di sopra dei 500 metri sul livello del mare. Infine nello stesso atto, si derogano altri articoli del D.M. disponendo che il turno di pascolamento non può essere inferiore a 45 giorni ed il carico UBA/HA deve essere pari a 0,2. Devono a questo punto essere definite da Arcea, ci auguriamo nelle prossime ore, le modalità operative per il completamento delle domande uniche, consentendo appunto alle aziende che praticano il pascolamento di terzi, di inserire correttamene le particelle interessate; se si procederà con la massima tempestività,  dovrebbe essere scongiurato il rischio di perdere per l’anno in corso ben 4 milioni di euro. Inoltre i presidenti delle Organizzazioni che da mesi si battono per ottenere il provvedimento regionale: Mangone, Benincasa e Amelio hanno espresso viva soddisfazione per il risultato ottenuto e un ringraziamento a quanti si sono adoperati a sostegno dell’iniziativa, durante tutta la giornata, all’On. Arturo Bova che è stato presente attraverso il suo delegato, Avv. Michele Gigliotti e all’On. Fausto Orsomarso che ha preso pubblicamente posizione a sostegno della battaglia degli agricoltori e allevatori calabresi. Le OO.PP.AA. infine ringraziano ed augurano al Presidente della Regione Calabria buon lavoro, riconoscendo nella vicenda anche l’ottimo ruolo svolto dall’On. Mauro d’Acri.