"Era il Novembre del 2013 quando pubblicamente largimmo un plauso di soddisfazione all'allora encomiabile Arcivescovo di Rossano Santo Marcianò per aver portato all'attenzione del Capo dello Stato e del Santo Padre il nostro Codice Purpureo.

Il libro sacro, in quella circostanza, venne esposto nel Palazzo del Quirinale offrendo una ragguardevole considerazione e ammirazione in tutto il territorio nazionale.

L'Evangelario, dal quel giorno, venne proposto alla Commissione Internazionale dell'Unesco come Patrimonio dell'Umanità teso a donare ulteriore lustro al Codex. Un patrimonio inestimabile e ineguagliabile che la nostra Diocesi custodisce da millenni quando, notte tempo, gli avvenimenti storici portarono il sacro libro nella nostra Città per difenderlo dalle incursioni antagoniste.

Orbene, oggigiorno, con somma soddisfazione possiamo ufficialmente affermare che il nostro Codice Purpureo è Patrimonio dell'Umanità rientrando, quindi, tra i quarantasette nuovi documenti del Registro della Memoria Mondiale.

Ebbene, tale risultato mietuto è frutto di un pregevole lavoro messo in atto dal già Arcivescovo di Rossano Santo Marcianò il quale ha sempre mostrato un notevole interesse per le immani bellezze architettoniche presenti nella nostra Diocesi e visibili sono i diversi restauri strutturali e documentali effettuati nel corso del suo settennato.

Onore e gloria, perciò, alla Città di Rossano la quale si è continuativamente contraddistinta nei secoli per aver donato i natali a due importanti Santi della Chiesa, a quattro Papi, sede di una lungimirante Diocesi e depositaria di un pezzo unico al mondo quale il Codice Purpureo, testimone vivente del dogma della Madonna dell'Achiropita e dimora di molte Chiese Bizantine e Cristiane.

Vogliamo, in conclusione, esternare tutta la nostra soddisfazione per questo strabiliante risultato. Il nostro auspicio è che tale contingenza possa essere volano per l'incremento del turismo religioso nella nostra Città volto a promuovere efficacemente nel mondo un Patrimonio dell'Umanità unico e impareggiabile."